LA GUERRA FRA I POVERI AL CONSORZIO DI BONIFICA DI RAGUSA

          La tanto preannunziata e temuta “GUERRA TRA POVERI” è oramai alle porte del Consorzio di Bonifica n.8 Ragusa.

          In data 4 marzo c.a., presso la sede del Consorzio, si è tenuta una riunione sindacale nella quale il Direttore Generale del Consorzio comunicava alle RR.SS.AA. di FLAI-CGIL, FAI-CISL e FILBI-UILA la devastante situazione finanziaria dell’Ente.

          Situazione devastante derivante da comportamenti non certamente riconducibili alle azioni dei lavoratori che, nel tempo, si sono visti discriminati nei loro diritti da una lunga serie di norme Regionali e di finanziamenti che, di fatto, hanno prodotto aspettative e precariato per molte famiglie del Ragusano.

          Diritti che, per una determinata categoria di lavoratori, adesso si vedono anche rafforzati ed affermati da una recente sentenza della Corte di Cassazione a sezioni unite che stabilisce un principio secondo il quale tutti gli assunti ante novembre 2004 hanno diritto al tempo indeterminato.

          Tutto ciò, di fatto, va in totale controtendenza con quanto si sta verificando nella Regione Siciliana che a seguito di un articolo della Finanziaria 2015 ha diminuito il contributo regionale abbattendolo del 10% annuo rispetto a quello erogato nel 2014 fino a giungere al 2021 laddove è prevista l’eliminazione del contributo.

          La nostra O.S. ha più volte fatto presente a tutti i livelli Istituzionali interessati che questa situazione avrebbe certamente creato un grave disagio al consorzio e di conseguenza agli agricoltori che dal lavoro dell’Ente ricevono servizi.

          Oggi siamo quasi al punto di non ritorno anche perchè è oramai coscienza comune da parte di tutti i soggetti interessati, che se dovesse permanere questa condizione, il tracollo finanziario dell’Ente risulterebbe quasi del tutto inevitabile.

          Tutto questo ci preoccupa fortemente ed in particolare a seguito delle assemblee territoriali che si sono svolte con i lavoratori e con i simpatizzanti nelle giornate del 7/8/9 marzo dalle quali è emersa fortemente la psicosi del lavoratore per la tutela del proprio posto di lavoro e per i propri crediti vantati a causa dei mancati pagamenti degli emolumenti.

          Infatti siamo preoccupati che, al solo fine di tutelare i propri crediti, i lavoratori si vedranno costretti a dover ricorrere presso gli avvocati per esercitare la tutela tramite il ricorso al decreto ingiuntivo ed ai pignoramenti delle poche entrate dell’Ente che sono finalizzate al pagamento degli emolumenti del personale.

          Tutto questo unitamente a quanto comunicato nella riunione del 4 marzo dal Direttore Generale, certamente provocherà il blocco dell’Ente e dei servizi che lo stesso produce con un enorme ed irreparabile danno per l’agricoltura e per i lavoratori.

          Vogliamo renderci conto che esistono delle PRIORITA’????

          A tutto questo ci chiediamo dove sia la politica e dove siano i nostri governatori;

abbiamo presentato all’attenzione di tutti gli Assessori che si sono succeduti negli ultimi tre anni, e non solo,  una lunga ed infinita serie di proposte che davano la possibilità sia ai lavoratori che al lavoro ed ai servizi che questo produce di riavere una determinata serenità anche in un periodo  di crisi come quello che la nostra Regione sta attraversando.

          Abbiamo fatto proposte concrete, reali e fattibili avendo l’assenso del personale ad eventuali accordi che prevedessero rinunzie da parte loro; il tutto con lo spirito e con la certezza di operare nel totale interesse di una regione che merita di poter andare avanti in quanto ricca di una serie infinita di risorse.

          Non si può ancora rimanere così silenziosi ed inermi di fronte a tanta certezza e tanta disperazione.

          È giunta l’ora che ognuno faccia la sua parte e che ognuno si assuma la propria responsabilità sia politica-sindacale-gestionale-amministrativa.

          Ed è per questo motivo che noi, Organizzazione Sindacale responsabile, sollecitiamo l’intervento di tutte le forze istituzionali/politiche perché si possa raggiungere un obiettivo di serenità per tutto il comparto agricolo che, questi lavoratori, con la loro opera, garantiscono.

CHIEDIAMO

          1) nell’immediato che venga istituito presso la sede del Consorzio o ovunque si rendesse necessario un tavolo permanente di crisi che possa trovare immediate soluzioni.

         2) alla deputazione regionale del nostro territorio un impegno forte che vada oltre alle proprie appartenenze partitiche e che possa realmente determinare l’interesse per il territorio;

          3) alla Segreteria Territoriale ed alla Segreteria Regionale che legge per conoscenza di volersi attivare al fine di ottenere un urgente incontro  per discutere le sopracitate problematiche di un territorio che merita per le sue eccellenti qualità riconosciute in tutto il mondo.

   FACCIAMO PRESENTE CHE

          I lavoratori sono allo stremo delle loro forze e che pertanto nulla si può più escludere al fine di poter tutelare i propri interessi e quelli delle proprie famiglie;

          I lavoratori preannunciano che, qualora nel breve tempo non si dovesse giungere a soluzioni, non esiteranno a manifestare il proprio disagio tramite giornate di lotta sindacale con il blocco dei servizi ed il conseguente disagio per un agricoltura che tutto ciò non merita.

 TENIAMO A PRECISARE CHE

          la scrivente Organizzazione Sindacale è sempre disponibile al dialogo che sia di natura costruttiva e che sia finalizzata a ridare dignità e serenità al comparto agricolo nella sua interezza.

        

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