LA CHIRURGIA A SCICLI E LE SUE VERITÀ

Secondo il Piano Aziendale della Provincia di Ragusa sono state istituite due strutture di Chirurgia di cui una Complessa a Modica e l’altra Semplice a Scicli (con personale ben definito: tre medici a Scicli e sette a Modica).

Tale delibera sarebbe stata stilata al fine di snellire gli interventi a Modica.

Un atto, questo, benché semplice, comunque, che garantisce un servizio in più alla comunità sciclitana, preoccupata dalla chiusura dell’Ospedale Busacca ma, ancora peggio, della sua trasformazione in un inutile “Ospedale comunitario” dove non è previsto il Pronto Soccorso, importante per un immediato intervento.

Sorprende, e non poco, che il Manager  dell’Asp di Ragusa, il dott. Aricò, come il direttore sanitario dell’Ospedale Maggiore di Modica nonché del Busacca di Scicli, il Dottore Piero Bonomo, possano pensare che noi sciclitani siamo così stupidi da cadere nei giochi artificiosi messi in atto per un solo scopo: la chiusura dell’Ospedale Busacca.

Pezzo dopo pezzo, tutto sta per essere trasferito a Modica.

Nel caso specifico denunciai in tempi non sospetti, la probabilità di chiudere il reparto di chirurgia a Scicli quando, già allora, i primi medici furono trasferiti in un sol colpo ed in sordina, allo stesso reparto di Modica.

Or dunque, adesso, con il reparto di chirurgia a Scicli, stiamo assistendo a qualcosa che ha dell’incredibile, quando, appunto, la finzione supera la realtà.

Inizialmente, la scorsa estate, se voluto fare passare una chiusura provvisoria del reparto di chirurgia di Scicli riconducibile alla garanzia delle ferie degli infermieri del reparto che a quanto mi è dovuto sapere, invece, gli stessi infermieri erano già organizzati e predisposti per i necessari turni imposti nel reparto a Scicli, ovviamente e non a Modica.

La cosa più visibile a tutti, invece, fu, forse, una clamorosa interruzione di servizio pubblico del reparto di chirurgia a Scicli  penalizzando e in modo pesante, l’attività del reparto nella nostra città, tutto  a discapito dei pazienti che sono stati costretti a rivolgersi al reparto di Modica con le solite lunghe attese, o ancora peggio, costretti a rivolgersi alle  strutture private sempre a spese dell’Asp, ci mancherebbe!

Una chiusura quella della scorsa estate con la scusante delle ferie del reparto di chirurgia a Scicli pianificando dettagliatamente ogni passaggio pur di “spogliare” anzitempo il servizio a Scicli (vedi disposizione U.O. di Chirurgia di Scicli con nota datata il 13/07/2016 prot. n. 2841 DS a firma del dottore Bonomo).

Va sottolineato, da questo punto di vista, un aspetto.

Malgrado il servizio doveva essere mantenuto al Busacca, si riscontrava, invece, che il personale venne utilizzato a ricoprire ulteriori servizi a Modica.

Il successivo documento datato il 15/07/2016 prot. n. 2867/DS, sempre a firma del direttore sanitario, dottore Bonomo, annulla quello precedente del 13/07/2016 e cosa ancora più rilevante fu che quest’ultimo documento è stato stilato per garantire l’apertura del reparto di Chirurgia a Scicli ma con un solo infermiere a disposizione e il primario che svolgeva gli orari che riteneva più opportuni (erano all’incirca due ore al giorno)!

Il paradosso ed era chiaro che in questo modo la Chirurgia di Scicli non poteva essere operativa.

Se gli infermieri furono trasferiti a Modica, quale il motivo la scorsa estate dell’apertura così ridotta a Scicli?

Cosa è accaduto al dott.re Bonomo che in meno di 24 ore circa cambiò le sorti del reparto di Chirurgia di Scicli?

In quel modo fu palese che la presenza nel reparto a Scicli, cioè quella di un solo infermiere e del suo primario, per poche ore, non servì a nulla, anzi questa decisione la ritenni gravissima atteso che, così, invece, venne meno la loro presenza al reparto di chirurgia di Modica.    

Fu assurdo usare il pretesto delle ferie per interrompere un servizio dovuto e riconosciuto nel Piano Aziendale chiudendo una Struttura Semplice, la nostra quella di Scicli.

Perché gli infermieri furono utilizzati in altri reparti a Modica anziché per l’attività del reparto di Scicli e garantire il piano ferie degli stessi concordato per mantenere l’attività a Scicli?

Cosa successe al Dr. Bonomo, Direttore Sanitario dell’Ospedale Maggiore che ha smentito ugualmente lo stesso e in meno di 24 ore!

E’ ovvio che il reparto di Chirurgia di Scicli è destinato a chiudere considerato che fino allo scorso anno i medici erano tre mentre adesso è soltanto uno ed i posti letto che pima erano 14 da quasi un anno sono stati ridotti a quattro e addirittura, come si è dimostrato, nel periodo estivo il reparto è stato chiuso fino ai primi di settembre.

Ora con i fatti di alcuni giorni fa siamo giunti alla farsa, alla follia direi:  

in data 15.11.2016 alle ore 12 e 30 p.m. circa, mi sono recato nel reparto di Chirurgia dell’Ospedale Busacca di Scicli dove ho avuto modo di constatare l’esecuzione di lavori di sgombero.

Diverse stanze, nonostante nel reparto vi era la presenza di pazienti in attesa di ricevere assistenza medica ambulatoriale, sono state liberate da mobili, letti, sedie, ossigeno e varie.

All’occasione ho realizzato un video con il mio cellullare personale con la quale si dimostra quanto dichiarato e dove si evidenziano i lavori degli addetti allo sgombero.

Ho postato immediatamente il video nel mio profilo personale di Facebook.

Posto ciò è certo, però, che il medico di turno all’improvviso si è ritrovato  senza la stanza ambulatoriale, già sgomberata ed è stato costretto, addirittura, a ricevere i pazienti nella sala operatoria, conseguenza che ho constato personalmente.

Appare abbastanza chiaro il disagio dei medici e di tutto il personale del reparto di chirurgia che non sono stati in grado di garantire nei migliori dei modi il servizio dovuto ai pazienti ma soprattutto gli stessi sembravano sorpresi e ignari di quanto stesse accadendo.

A quanto mi è dovuto sapere, sembra, che alcuni interventi chirurgici programmati nei giorni successivi al 15.11.2016, sono stati, necessariamente, rinviati a causa dei disagi per i lavori di sgombero.  

Ritengo molto grave che i lavori di sgombero delle stanze hanno causato il rinvio di un intervento chirurgico già programmato.

E’ semplicemente incredibile e aggiungo vergognoso che un’azienda sanitaria, come quella di Ragusa, non ha programmato nei migliori dei modi qualsiasi modifica e/o sgombero di un reparto importante come quello della chirurgia di Scicli, causando un danno ai pazienti, a noi cittadini.

Successivamente ho avuto conoscenza che lo sgombero delle stanze del reparto di Chirurgia, iniziato alcuni giorni fa, è dovuto al trasferimento nello stesso plesso o padiglione dei reparti ambulatoriali della Cardiologia, della Reumatologia e della Neurologia.

Sono sempre più convinto che chi ha deciso questo nuovo assetto all’Ospedale Busacca di Scicli, nel plesso della Chirurgia, sicuramente, non conosce bene la realtà del nosocomio causando il caos, ingiustificato, che ho appena descritto.

Quale il motivo per cui è stato reso difficoltoso il lavoro dei medici del reparto per una scelta, oserei dire, scellerata come quella di accorpare di colpo più reparti in un plesso già piccolo e appena sufficiente per quello esistente della chirurgia?   

Spero che qualcuno si renda conto dell’errore e provveda al più presto a ripristinare la normalità.

Alla data odierna mi sembra che la situazione è peggiorata nonostante sono già trascorsi tre giorni, infatti, sembra, che i medici del reparto, a seguito dei disagi per lo sgombero, non sono ancora in condizioni di lavorare come dovrebbero e tutto ciò a discapito dei malati.

Mancano sei stanze nel reparto come quella ambulatoriale, quella della degenza, della sala medici, queste accorpate in tutt’una con la gente ammassata nei corridoi perché la sala d’attesa non c’è più insieme agli arredi anch’essi “ammucchiati” nei corridoi o in ambienti.

Lascio immaginare quale caos è stato creato nel reparto di chirurgia in questi pochi giorni e che ancora persiste da quanto accertato personalmente.

Non c’è stata la minima organizzazione preventiva e necessaria  per uno sgombero che, a mio modesto avviso, non potrà servire per inserire altri reparti ambulatoriali atteso che il plesso non è nelle condizioni strutturali per riceverli.

Gli spazi nel plesso della Chirurgia sono già insufficienti per il reparto stesso.

Quale il motivo di questa forzatura nel ridurre gli spazi e le stanze nel plesso della Chirurgia per inserire altre attività mediche nonostante è notorio a tutti che da più anni nel plesso “N”, dove ancora oggi c’è il Pronto Soccorso, spogliato anch’esso, esistono due reparti interamente ristrutturati ma da sempre chiusi e costati milioni e milioni di euro di somme dei contribuenti?

Nel padiglione “N” vi è un  reparto di chirurgia già pronto addirittura con due sale operatorie.  

Ho difficoltà nel comprendere il motivo per cui i soldi dei contribuenti sono spesi cosi malamente a discapito della collettività, dei cittadini che pagano le tasse, dei pazienti che rischino la vita per non avere il giusto diritto alla salute.      

Si spera, quindi, e si auspica che si possa provvedere immediatamente al ripristino operativo del reparto di chirurgia al Busacca di Scicli come da Piano Aziendale istituito e nel contempo piaccia al Sig. Procuratore della Repubblica di Ragusa di accertare se l’azione messa in atto per il reparto di chirurgia di Scicli, la mia città, possa ritenersi un’interruzione di servizio pubblico.

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