JOBS ACT

Avevamo ragione noi circa un Anno fa quando abbiamo iniziato a dire che sul nuovo C.S.A. con relativo Bando di Gara, attualmente pubblicato in Gazzetta Ufficiale Europea e nel sito del Comune, non esistevano le tutele dell’ex art. 18 della legge 300/70, perché erano già entrati in vigore i due decreti attuativi sul Jobs Act che hanno di fatto peggiorato le condizioni normative dei Lavoratori in tutti i settori.

Le scriventi OO.SS. USB Lavoro Privato e Flaica CUB, hanno portato avanti una battaglia per non applicare il meccanismo dei decreti attuativi del Jobs Act che di fatto avrebbe peggiorato nettamente le condizioni contrattuali, e di conseguenza lavorative, di tutti i lavoratori dell’impresa ecologica Busso S. S.r.l..

Il C.C.N.L. FISE Assoambiente all’Art. 6: “Avvicendamento di imprese nella gestione dell’appalto/affidamento di servizi,” al comma 2 recita: “l’impresa subentrante assume ex novo tutto il personale”; per questo USB e CUB chiedevano di mettere al riparo i diritti fondamentali di tutti i Lavoratori studiando una formula per aggirare i decreti attuativi del Jobs Act. Abbiamo provato con un sit-in davanti il Palazzo Comunale per interloquire con i Consiglieri Comunali; abbiamo fatto più comunicati stampa, ma siamo stati attaccati da CGIL, CISL, UIL, che ci hanno accusati di non aver capito nulla e di procurare allarmismo tra i lavoratori; abbiamo provato a spiegare la situazione ai Consiglieri Comunali chiamati ad approvare il piano, e in quell’occasione un nutrito numero di Consiglieri Comunali, sensibilizzati da noi, si sono fatti promotori di un Ordine Del Giorno per impegnare l’Amministrazione affinché nel nuovo C.S.A. per il servizio di Igiene Ambientale ci fossero più tutele per i Lavoratori; in quell’occasione il Presidente del Consiglio Comunale pro tempore chiese a tutte le Sigle Sindacali di firmare quel O.D.G., ma CGIL, CISL, UIL, si rifiutarono di firmare, in quanto per loro andava già bene così e non era necessario aggiungere altro.

Ebbene, apprendiamo con soddisfazione in questi giorni che le tre Sigle Sindacali proclamano uno sciopero nazionale per il 30 Maggio 2016, tra le cui motivazioni c’è proprio quella di impedire l’applicazione dei due decreti attuativi del Jobs Act, al fine di impedire che le imprese possano licenziare quando vogliono. 

Tutto questo ci sembra paradossale e privo di ogni logica; ci chiediamo dov’erano nell’autunno 2014 quando il Governo approvò definitivamente i decreti attuativi del Jobs Act? Mentre l’USB e la CUB scioperavano in tutta Italia contro l’approvazione in Parlamento del  Jobs Act, una protesta unitaria  di tutte le OO.SS.  avrebbe potuto fermare il Governo!

E un peccato che i rappresentanti locali di CGIL, CISL, UIL presso il Cantiere di Ragusa dell’impresa Busso S. S.r.l., manchino di lungimiranza sindacale; ancor di più, essi hanno sprecato un’occasione per Difendere uno tra i fondamentali diritti dei Lavoratori.

L’USB e la CUB, fortemente impegnate sulla difesa dei diritti dei Lavoratori condividono la sostanza dell’azione di lotta  di CGIL, CISL, UIL, contro il Jobs Act, che sta creando nuove forme di schiavitù lavorative, ma non possono che rimarcare il colpevole ritardo in cui essa avviene. 

I rappresentanti di CGIL, CISL, UIL, forse hanno degli impedimenti visivi che gli impediscono di vedere tutti quei diritti dei Lavoratori  di carattere normativo ed economico che l’impresa cerca di eludere e noi USB e CUB, che non abbiamo i potenti mezzi e non siamo firmatari di CCNL,  e rappresentiamo appena 42 Lavoratori, abbiamo invece cercato di guardare ai molti diritti  che rimanevano inapplicati ed abbiamo avuto ragione.

USB e CUB proseguiranno per la strada della difesa dei Diritti e la Dignità dei Lavoratori tutti.                   

                                                                             

 

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