INIZIA UN NUOVO ANNO SCOLASTICO MA I PROBLEMI RESTANO, ANZI PEGGIORANO

Il prezzo più alto di questa Riforma della scuola pubblica (Legge 107) lo pagheranno non solo le scuole del meridione, ma soprattutto le centinaia di docenti della nostra provincia che dopo anni di precariato saranno costretti, dal 1 di settembre, a fare le valigie e riorganizzare la loro vita e quella delle loro famiglie perché costretti a migrare nelle scuole del centro nord. Non saranno giovani ed aitanti docenti privi di legami e vincoli affettivi, ma uomini e donne, mediamente di 50 anni e con famiglia al seguito, il cui modesto salario, considerato che il contratto della scuola pubblica non viene rinnovato da 7 anni, non sarà sufficiente nemmeno a garantire  le spese di vitto, alloggio ed i frequenti viaggi necessari per riabbracciare, quante più volte possibili, i loro cari.

 

Una delle poche note positive riguarda il personale ATA (Amministrativi, Tecnici e Ausiliari) che finalmente, dopo due anni, potranno dare un senso ad anni di sacrifici e precariato. Sono previste, infatti, per lunedì 29 agosto presso l’Uff. Scol. Prov. di Ragusa, 63 immissioni in ruolo a fronte di 240 precari che sono presenti nelle graduatorie provinciali.

Ma per il personale ATA i problemi restano: in provincia di Ragusa le scuole soffrono la carenza di posti in organico dopo i tagli perpetrati dai vari governi che si sono succeduti negli ultimi anni. Basti pensare che a fronte dei 222 posti in deroga del personale ATA richiesti dai Dirigenti Scolastici di ogni ordine e grado della nostra provincia, l’Uff. Scol. Reg. della Sicilia ne ha riconosciuti solo 41. Troppo pochi per garantire un avvio regolare del nuovo anno scolastico. Mi aspetto che i Dirigenti Scolastici, coerentemente a quanto richiesto all’USR Sicilia e considerate le difficoltà oggettive in cui vertono tutte le scuole della nostra provincia, facciano presente alla Dott.ssa Altomonte che con questi numeri non potrà essere garantito l’avvio delle attività didattiche. 

 

Purtroppo manca quella volontà politica di dare stabilità e opportuna dotazione agli organici! La ripartizione dei posti deve partire dal basso, dalle scuole e non sulla base di un contingente definito a livello prima nazionale e poi regionale che non è mai sufficiente a garantire quel sacro santo diritto allo studio sancito dall’art. 34 della nostra Costituzione.

 

Basta con provvedimenti tampone come per i posti in deroga sul sostegno. Bisogna guardare alle necessità della scuola, assegnare la dotazione del tempo pieno (Ata e docenti) e dare stabilità per i posti di sostegno. Non è possibile inseguire le emergenze e tappare le falle di una legge completamente sbagliata, ma bisogna rivedere in maniera organica le condizioni della scuola siciliana, la Flc Cgil è pronta al confronto con proposte concrete e strutturate.

 

Infine voglio esprimere tutta la mia gratitudine ai volontari della FLC CGIL che in questa lunga estate hanno speso gran parte del loro tempo libero per garantire la loro presenza e competenza nei nostri uffici di consulenza. Tantissimi docenti e ATA, in preda alla confusione più totale, hanno chiesto, quasi quotidianamente, aiuto e supporto ai nostri consulenti. Lo stesso dicasi per i funzionari e gli operatori dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Ragusa che, sottodimensionati e oberati all’inverosimile di lavoro, costretti a lavorare spesso anche il sabato e la domenica, attendono, come noi, di usufruire ancora del primo giorno di ferie in questa pazza estate.

 

 

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