INCONTRO A PALERMO CON L’ASSESSORE TERRITORIO ED AMBIENTE

Le riserve naturali, in Provincia di Ragusa, possono rappresentare una buon opportunità per contribuire allo sviluppo turistico. “E’ chiaro – sottolinea Orazio Ragusa – che il futuro economico della nostra provincia passa dal turismo e dalla sua integrazione con l’enogastronomia. In questo contesto le riserve naturali, già presenti nel nostro territorio, devono essere valorizzate in modo da contribuire significativamente ad integrare l’offerta turistica. Consapevole dell’importanza di questa premesse, questa mattina ho incontrato a Palermo l’assessore al Territorio e Ambiente Maria Rita Sgarlata assieme ai rappresentanti regionali delle riserve naturali: per Catania il dott. Gaetano Torrisi, per Messina la dottoressa Maria Molino, per Ragusa la dottoressa Maria Dimaio e il funzionario Vito Alescio, presenti all’incontro anche alcuni dipendenti. “Abbiamo proposto- aggiunge Orazio Ragusa – un cambio di paradigma che passa dalla integrazione di due mondi: quello della forestazione e quello delle riserve naturali”. L’idea è di far interagire le risorse umane delle due strutture in modo da creare sinergie indispensabili per la piena valorizzazione. L’eliminazione delle Province ci pone davanti a un problema che possiamo trasformare subito in opportunità. I dirigenti e i dipendenti delle riserve naturali si trovano, oggi, in una situazione di incertezza per il loro futuro e ciò determina un contesto non ottimale per valorizzare le riserve naturali. Abbiamo chiesto oggi all’assessore di verificare le condizioni tecniche per un passaggio di queste preziose figure professionali nel corpo forestale in modo da integrare le competenze. “Immagino – conclude Ragusa – di creare, anche nella nostra provincia, una sinergia in grado di operare praticamente per la realizzazione di un itinerario turistico della Sicilia che può riguardare le oasi verdi, le riserve naturali, i parchi, le aree protette e quelle attrezzate del demanio foreste presenti in tutta l’isola, in modo da arricchire l’offerta turistica e conseguentemente i livelli occupazionali. Le risorse finanziarie necessarie saranno attinte dai fondi previsti dalla nuova programmazione europea, a noi rimane il compito di creare un’unica struttura in grado di presentare i progetti”.

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