È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
IL VIRUS HERPES ALLEATO NELLA LOTTA AI TUMORI
04 Nov 2015 18:13
La FDA (Food and Drug Administration) ha approvato, per la prima volta, l’utilizzo dell’Herpes- virus-“modificato” per la cura di alcuni tipi di tumori.
Questo farmaco (denominato T-VEC) ha il grande vantaggio di colpire specificatamente le cellule tumorali e non quelle sane.
Il farmaco in sé non solo uccide le cellule tumorali, ma stimola anche il sistema immunitario che aiuta nella lotta contro il tumore. Il virus è stato modificato geneticamente in modo da attaccare le cellule che si dividono molto velocemente (quindi quelle tumorali) e non quelle la cui divisione è più lenta (cellule sane). Dal virus è stato rimosso un gene che gli consente di eludere il rilevamento da parte dell’ospite. Inoltre i ricercatori anche aggiunto un gene per la produzione della proteina GM-CSF, che è un altro stimolante del sistema immunitario.
Una volta che il farmaco entra in una cellula, si inserisce nel sistema di replicazione del DNA dell’ospite e comincia a fare copie di se stesso.
Queste copie multiple del virus rapidamente provocano lo “scoppio” della cellula tumorale (farmaco oncolitico “cancer-killer”).
È’ utilizzato solo per trattare tumori solidi nei quali viene direttamente iniettato. Questo rappresenta un’altra significativa differenza con le terapie tradizionali.
“T-Vec rappresenta un’importante pietra miliare nell’uso virus come veicolo per stimolare la risposta immunitaria e combattere il cancro”.
La sperimentazione è stata eseguita su 436 persone con melanoma avanzato: “Il 16% dei pazienti sottoposti alla sperimentazione ha registrato una significativa riduzione della dimensione della massa tumorale entro il primo anno e questo miglioramento si è protratto per almeno 6 mesi. Al contrario, solo il 2% dei pazienti non sottoposti a tale trattamento ha registrato un miglioramento equivalente”.
“Sembra che per molti pazienti il T-Vec porti ad una remissione a lungo termine del tumore e, in alcuni casi, alla cura”: però ancora è bene mantenere una certa dose di cautela nel dire che è un valido sostituto di chemioterapia e radioterapia, ma i ricercatori credono fermamente che in futuro potrà diventarlo. T-Vec inoltre non presenta i pesanti effetti collaterali della chemioterapia, nemmeno nausee e perdita di capelli.
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