IL SUONO DOLCE DEL CLARINETTO DI NICOLA GIAMMARINARO

14 Giu 2014 10:25

Il clarinetto irrompe sulla scena del Vittoria Jazz Festival 2014. Nicola Giammarinaro, clarinettista di spessore, è uno dei pochi jazzisti rimasti affezionati a questo strumento, perché il sassofono ha ormai preso il sopravvento. «Suono il calarinetto da quando ho sei anni e non me ne sono mai separato – dice Giammarinaro – lo adoro».

Il musicista siciliano torna a Vittoria dopo dodici anni, e incontra nuovamente Francesco Cafiso, in veste di direttore artistico: «L’ultima volta che lo vidi – continua il musicista – aveva solo otto anni e portava questo strumento al collo, più grande di lui, adesso mi trovo davanti un professionista vero».

Un vastissimo repertorio quello messo in campo da Giammarinaro e dai suoi musicisti, Roberto Brusca (pianoforte), Riccardo Lo Bue (contrabbasso), Felice Cavazza (batteria), per chiudere con un brano dedicato a sua figlia: «Ho deciso di prendere spunto dai gruppi musicali dell’ovest del Messico che si chiamano ‘Mariachi’ per dedicare una canzone a mia figlia, che si chiama Maria, così intonando una mazurka un po’ siciliana, l’ho intitolata ‘Maria chi’».

Questa sera, invece, salirà sul palco di Piazza Enriquez l’Orchestra Jazz Siciliana, diretta in passato dai più grandi direttori d’orchestra del mondo. Sul palcoscenico del Jazz Festival la vedremo diretta da Domenico Riina, definito come uno dei più interessanti giovani direttori della sua generazione, dotato di grande versatilità musicale, capace di spaziare dal mondo sinfonico a quello operistico, dal jazz al pop jazz.

In occasione della coincidenza con la prima partita della nazionale italiana ai mondiali di calcio 2014, dopo il concerto dell’Orchestra Jazz Siciliana, sul maxi schermo di piazza Enriquez verrà proiettato il match Inghilterra – Italia.