IL SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE DE FILIPPO HA INCONTRATO A SCICLI GLI OPERATORI DELLA SANITA’ MA ANCHE SEMPLICI CITTADINI

“Un confronto davvero utile e partecipato. Con la presenza di interventi qualificati da parte di operatori e tecnici del settore ma, soprattutto, di cittadini e cittadine che hanno avuto l’opportunità di  esprimere le proprie perplessità al sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo, che ringrazio in modo speciale per avere accolto il mio invito”. Così la senatrice del Pd, Venera Padua, descrive, in sintesi, l’evento di lunedì pomeriggio a palazzo Busacca, a Scicli, avente per tema “La salute a Ragusa”, un appuntamento che ha consentito a chi ne ha avvertito la necessità di esprimere il proprio punto di vista sul pianeta Sanità ad un esponente del Governo nazionale. C’erano, tra gli altri, il presidente dell’Ordine dei medici, Salvatore D’Amanti, e il presidente del collegio Ipasvi (infermieri), Gaetano Monsù. A moderare i lavori il pediatra Mario La Rosa. Il sottosegretario De Filippo, dopo aver risposto in maniera puntuale alle varie sollecitazioni provenienti dai presenti, ha posto l’accento sui sacrifici compiuti dalla Sicilia in materia di sanità per garantire un dovuto piano di rientro. “La nostra, in Italia, nonostante le lamentele che riceviamo ogni giorno e che sono comunque legittime perché ci possono sempre essere problemi da risolvere – ha spiegato il sottosegretario De Filippo – è una delle migliori Sanità al mondo. E in questo senso anche la Sicilia, nonostante la sofferenza con cui ha dovuto fare i conti a causa dei tagli necessari per pareggiare i conti economici, si esprime nella maniera migliore possibile nonostante siano numerosi i passi in avanti che è necessario compiere. Non sto dicendo che non esistano anomalie o problemi, beninteso. I disagi e le questioni da sanare ci sono stati, ci sono e ci saranno. Sto semplicemente sottolineando che, al di là delle difficoltà, comunque, tutti gli operatori si impegnano al massimo per cercare di fornire le dovute risposte all’utenza. E, spesso, con risultati che passano sotto silenzio”. De Filippo ha aggiunto che è “importante che si proceda nella stessa direzione del recente passato, per il contenimento delle spese. Nella legge di stabilità, in particolare, è stata recepita una norma per l’istituzione della centrale unica di committenza. Ecco, non appena la centrale sarà istituita, anche in Sicilia, i risparmi che si realizzeranno sul territorio isolano con l’acquisizione di servizi a prezzi più convenienti potranno essere utilizzati come investimento per le assunzioni in campo sanitario e ,quindi, per migliorare ulteriormente l’erogazione dei servizi”. “E’ davvero un peccato – sottolinea a sua volta la senatrice Padua, promotrice dell’iniziativa – che tutte le legittime rivendicazioni da parte dei numerosi cittadini presenti non siano state raccolte dai vertici dell’Asp che speriamo di poter informare al più presto, con l’auspicio che le stesse possano essere prese in considerazione. É stata una preziosa occasione persa per un confronto che sarebbe stato sicuramente utile per la comunità iblea. Nonostante tutto, l’avvenimento è servito a lanciare un invito ai vertici dell’azienda sanitaria provinciale affinché si possano attenuare le difficoltà con cui, allo stato attuale, sta facendo i conti l’ospedale Busacca di Scicli, sperando che possa diventare il prima possibile un centro di eccellenza per la riabilitazione nel territorio ibleo. Non si capisce, infatti, il motivo alla base di questo consistente ritardo nell’attivazione del centro di riabilitazione che tutti, a parole, dicono di volere ma che, nei fatti, latita a venire alla luce. Tale servizio sarebbe assolutamente necessario per tutte quelle persone che presentano esiti di malattie invalidanti e garantirebbe, anche, i bisogni di pazienti diversamente abili che necessitano, quotidianamente, di servizi specialistici. Si potrebbe prevedere anche l’istituzione di un centro di formazione apposito rivolto al personale che dovrà specializzarsi nella cura dei pazienti affetti da spettro autistico, così come previsto dalla normativa statale introdotta su tale patologia durante la legislatura in corso. Tutto questo – conclude Padua – sarebbe indispensabile per restituire al Busacca quella dignità che sta perdendo a causa di incuria nella gestione e nelle scelte di una sanità che dovrebbe essere sempre più prossima ai bisogni di cittadine e cittadini, i quali meritano di poter usufruire in maniera piena dei diritti previsti dalla nostra Costituzione”.

 

 

 

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