IL PUBBLICO “INVADE” VITTORIA SPERIMENTA.

Con “Vittoria Sperimenta” il territorio conquista un nuovo rapporto con l’arte contemporanea e col piacere di scoprirne le dinamiche, avvicinandosi agli artisti non solo e non tanto per ammirarne le opere quanto piuttosto per indagarne il percorso di ricerca, in un rapporto di confronto e di dialogo che nell’estemporaneo atelier del Chiostro di Santa Maria delle Grazie diventa quasi paritario, anche quando ad accostarsi alle tavole da disegno sono i bambini. E sono stati centinaia, già nella prima settimana dell’evento, così come numerosissimo ed entusiasta è stato il pubblico del primo vernissage, lo scorso sabato sera.

“Sono molto felice – commenta il direttore artistico Giovanni Robustellidi aver riscontrato l’attesa e l’entusiasmo del pubblico per questa seconda edizione di Vittoria Sperimenta culminata, dopo una settimana di grande partecipazione, da parte delle scuole e del pubblico, in questo primo vernissage, dove abbiamo presentato le opere delle artiste Olga Barbieri e Bureau Roberta Maddalena realizzate durante la settimana nell’atelier. Questo soddisfa un importante auspicio che mi sono prefissato con Vittoria Sperimenta e cioè: il dialogo attivo e partecipato del pubblico con l’arte. Insieme al direttore tecnico Tiziana Lamantia abbiamo lavorato molto affinché la manifestazione mantenesse, più del primo anno, uno spirito informale ma di grande qualità, di sperimentazione e di interazione piena con il fruitore. É stato emozionante scorgere il dialogo tra gli artisti della manifestazione con i colleghi del territorio, godere delle reti e dei rapporti che portano le nostre esperienze fuori dai confini geografici. Questo è la manifestazione: un laboratorio aperto, un atelier condiviso, un salotto bohémien dove bisogna incontrarsi tra artisti e intellettuali, tra musicisti e attori, e condividere insieme la passione per l’arte. Qui c’è il territorio, c’è Vittoria e c’è soprattutto l’arte”. 

Uno spirito colto sin dal primo momento e subito condiviso da parte delle prime due artiste che Robustelli ha ospitato a Vittoria Sperimenta, invitandole a misurarsi con il tema di questa edizione – il “Sogno” – attraverso il linguaggio dell’illustrazione.

Vittoria Sperimenta è stata per me una grande occasione di crescita – ha confermato Olga Barbieri in occasione del vernissage – un’opportunità data da quello che è il centro di questa manifestazione, l’artista che apre le porte del proprio studio e mostra il fianco, immagine usata durante la presentazione che mi ha molto colpita. Offrirsi a un continuo confronto è la ricchezza di questa esperienza. Sentirsi osservati durante i lavori in corso è aprirsi per mettersi in discussione, mettersi in gioco per sperimentare nuove strade. Poter allo stesso tempo osservare i visitatori, per cercare un riscontro a caldo. Vedere i bambini che sgranano gli occhi intorno a te mentre disegni, donandoti sempre nuovi e spiazzanti punti di vista. Notare un adulto quasi commosso mentre sfoglia il tuo confuso album di schizzi. Questo è il bagaglio che mi porto da questa settimana di Vittoria Sperimenta, come seme pieno di vita da piantare per i prossimi lavori“.

 

La mia esperienza a Vittoria Sperimenta – ha confermato Bireau Roberta Maddalenaè stata una tappa importante di un viaggio cominciato da qualche anno, che dal disegno si sposta alle persone e al loro rapporto con i propri desideri e la realtà. All’Interno della rassegna ho potuto portare tutto ciò che caratterizza il mio lavoro, con una coincidenza di obiettivi socioculturali impressionante. I workshop e la ricerca che ho svolto in questa settimana di permanenza, all’interno degli spazi della rassegna, mi hanno permesso di far vivere a persone di un’altra zona d’Italia, molto distante dalla città in cui vivo, le stesse cose che svolgo a Milano e dintorni. In questo ho potuto notare una risposta differente delle persone, sicuramente legata alla terra su cui si muovono. Il grounding percepito si manifesta nei modi, negli sguardi, nella lingua, nei sorrisi. La roccia vulcanica ha influenzato il mio lavoro così come le persone. Sono nati segni che ricordano legno e roccia, dal nero dell’inchiostro calligrafico insieme al movimento del corpo. Credo che una realtà come Vittoria, proprio per la vitalità delle persone, si meriti molto più movimento culturale ma credo anche che sia solo questione di tempo. Rivolgo un grande ringraziamento a tutti e torno a Milano con nuove idee e molta gioia nel cuore”.

E domani si attendono già altri due artisti di grande talento, Oscar Sabini e Carlotta Distefano (cv in calce),  il cui lavoro potrà essere seguito tutti i giorni a Santa Maria delle Grazie e le cui opere verranno presentate come sempre sabato prossimo, 14 marzo, alle ore 18.

 

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