IL MERCATINO DEL SABATO DI VITTORIA NON S’HA DA FARE.. IL 20 GIUGNO

Una nota del Consigliere Moscato, che pone in essere una polemica per la sospensione dichiarata da Sindaco di Vittoria Nicosia, giorno 20 giugno prossimo, del mercatino del sabato, in seguito al forte stato di degrado e sporcizia in cui viene lasciata l’area in cui sorge lo stesso. Moscato ritiene che questa azione sia “punitiva” e gravissima; <la piazzata del sindaco Nicosia –spiega il consigliere di Fratelli d’Italia – contiene in sé il germe della peggiore demagogia punitiva. Come il truce personaggio di Victor Hugo, l’irreprensibile tutore della legge Javert, dei “Miserabili”, il primo cittadino ha inteso punire in modo assolutamente illegittimo tutti gli operatori del mercatino di Vittoria senza accertare alcuna responsabilità. Resto sinceramente esterrefatto e stupito dalle dichiarazioni del sindaco Giuseppe Nicosia sulla situazione del mercatino del sabato e sulla conseguente decisione di disporre, per la sporcizia trovata nell’area, una chiusura “punitiva” per il prossimo 20 giugno. A essere colpiti da una tale misura così indiscriminata – prosegue Moscato – sono tutti quei padri di famiglia che, nel bel mezzo di una crisi senza precedenti e con la concorrenza dei grandi centri commerciali e degli esercenti cinesi, lottano per portare un pezzo di pane a casa percorrendo chilometri su chilometri. E’ inaudito punire tutti indiscriminatamente senza alcuna verifica. Per le mancanze di pochi saranno colpiti tutti secondo il “codice” Nicosia. Un “codice” che, però, funziona in modo bizzarro! Perché spetterebbe proprio al Comune il compito di effettuare, con la polizia municipale, dei controlli che – evidentemente – non sono mai stati eseguiti. Il mercatino lasciato all’abbandono come una terra di nessuno e senza controlli adesso dà fastidio al sindaco. Chi sporca e inquina va punito e sanzionato come merita ma non può passare il messaggio che vadano colpiti tutti gli esercenti in maniera indiscriminata. Ciò vuol dire privare di un incasso certo una famiglia: il sindaco ci ha pensato? Se l’amministrazione avesse previsto un servizio di vigilanza – come avviene in tutte le città – del mercatino non si sarebbe arrivati a questa situazione e la sola presenza di una divisa sarebbe valsa da deterrente per gli incivili e avrebbe permesso di sanzionare gli indisciplinati. Siamo convinti che i problemi si risolvano con il dialogo e non con la bieca repressione. Il sindaco è mai andato a confrontarsi con i commercianti? Perché non ha previsto un incontro per fissare dei paletti di ordine e decoro condivisi con gli esercenti piuttosto che emettere diktat repressivi da Palazzo Iacono? Per concludere chiediamo al primo cittadino – che è il primo dei vittoriesi ma dovrebbe avere l’umiltà di confrontarsi con tutti e con gli ultimi – di fornire risposte concrete. La città è stanca della boria e dell’arroganza dietro cui si trincera il sindaco da ormai troppo tempo. Vittoria ha bisogno di un confronto serio e aperto e con la spocchia amministrativa non si risolvono i problemi e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.  Per fortuna dei vittoriesi sta volgendo al termine il capitolo Nicosia, una sbornia di potere durata sin troppo che ha devastato la città>.

 

 

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