IL DEGRADO VISTO DAGLI OCCHI DI UN BAMBINO

Da poco passate le 23.30 di sabato, quando tra le strade del centro storico di Modica esplode una vera e propria guerriglia urbana.

Gli attori di questa triste vicenda piena di degrado e di pura violenza sono bande d’immigrati ubriachi fradici alla ricerca di un futile pretesto per sfogare la propria innata rabbia e inciviltà;

A  farne le spese stavolta non sono stati, come spesso accade, forze dell’ordine e proprietari di esercizi commerciali, ma anche chi piccolo e indifeso, suo malgrado è stato  spettatore.

 Provare a capire cosa stesse succedendo, aggrappato alla gamba della propria madre, cercare di giustificare “con gli occhi innocenti di bambino“ il perché di tanto degrado e violenza inaudita.

 Chissà come potrà spiegare il padre quanto è accaduto  , in quella calda notte d’estate, intento solo a far godere della frescura serale i propri figli, facendoli giocare nella bambinopoli da poco installata in un luogo dal contesto affascinante ma dal degrado sempre più tangibile;

 chissà cosà dovrà inventarsi per tranquillizzare le proprie creature sul fatto che un mondo ove le differenze naturali ed etniche non potrà mai interagire e integrare tutti i popoli in unico ambiente.
Scene orribili, grida, spintoni e sedie che volavano, ancora bottiglie rotte e coltelli sbucati dal nulla, ed infine quel sangue che inzuppando le magliette faceva presagire che tutto non sarebbe finito in una semplice scazzottata tra balordi, da lì a poco difatti arrivavano a dare manforte i compari delle due fazioni (rumene e tunisine giusto per ricordarlo) questo è quello cui, inconsapevoli famiglie, hanno dovuto assistere, uno spettacolo dequalificante che oltraggia un’intera città.

<<Questo è quello cui gli occhi innocenti di un bambino hanno dovuto assistere; nell’infanzia non tutti i traumi sono immediatamente comprensibili al bambino. Ve ne sono alcuni nascosti, di cui spesso rimane una scarsa consapevolezza nell’età adulta, ma che producono comunque i loro effetti sulla personalità e sul comportamento al quale nessuno chiederà conto e ragione.>>

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