“IL COMUNE DI RAGUSA SI LAMENTA DEI TAGLI MA POI NON HA REMORE A PREDISPORRE L’ASSUNZIONE DI VENTICINQUE UNITA’”

Dura critica del Partito Democratico all’indirizzo dell’Amministrazione comunale di Ragusa. Nel corso di una conferenza stampa, il circolo “Rinascita Democratica”, con il segretario Tony Francone, il presidente di circolo Vito Frisina, i consiglieri comunali Mario D’Asta e Mario Chiavola e con il componente Pierfrancesco Cilia, ha contestato alcune scelte amministrative adottate in concomitanza con la protesta-mobilitazione avviata dai sindaci iblei. “Il Pd – hanno spiegato i consiglieri D’Asta e Chiavola – si dice convinto circa le motivazioni della protesta, cioè i tagli di Stato e Regione nei confronti degli enti locali, ma non possiamo sottacere quanto sta accadendo a Ragusa. Giovedì mattina la mobilitazione si è svolta in piazza San Giovanni, la piazza centrale della città, ma è stato un flop assoluto. C’erano solo i sindaci a parlare e pochi, pochissimi (cinque o sei) cittadini ad ascoltare. Il fatto che il sindaco di Ragusa non sia riuscito a portare in piazza nemmeno i suoi stessi consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle, è il sintomo di uno scollamento evidente tra l’Amministrazione comunale e la città. Non condividiamo, inoltre, la modalità della protesta in quanto anche i consiglieri comunali non hanno ricevuto alcun invito formale, così come non c’è stato alcun confronto che ha preceduto la mobilitazione e dunque non vi è stata la possibilità di potersi ritrovare anche sulla stessa piattaforma rivendicativa. E’ stata piuttosto una mobilitazione improvvisata. Mentre, però, gli altri sindaci hanno concrete motivazioni per protestare, il sindaco di Ragusa ne ha meno perché può godere di circa 22 milioni di euro di royalties provenienti dalle estrazioni petrolifere. Fondi che dunque rimpolpano il bilancio comunale”.

Il presidente del circolo Frisina ha lanciato una sfida al primo cittadino: “Mi dimostri che i 14 milioni di royalties dello scorso anno non sono stati utilizzati per la spesa corrente”. Il Pd, inoltre, accusa l’Amministrazione comunale di incoerenza perché da un lato scende in piazza a protestare in quanto sostiene che il Comune, a causa dei tagli, rischia di restare senza soldi, mentre dall’altro lato lo stesso Comune ha rivisto il fabbisogno del personale stabilendo, per il 2015, di assumere 25 persone a tempo determinato e tra questi ben tre dirigenti nuovi. “Questa condotta – ha affermato Francone – è da ritenere in piena violazione all’articolo 1 comma 424 della legge 190/2014, la cosiddetta legge di stabilità, che vieta le assunzioni per gli enti locali se non prioritariamente destinate alla ricollocazione del personale delle Province. Né, a tal riguardo, può invocarsi l’autonomia regionale in quanto sulla problematica è già intervenuta la Corte dei Conti che, con la delibera 119 del 2015, estende alla Regione Sicilia la piena vigenza delle norme nazionali trattandosi di norme di coordinamento della finanza pubblica (articolo 117 della Costituzione)”. Il Pd annuncia che la questione sarà oggetto di confronto anche in seno alla prossima seduta del Consiglio comunale nell’ora dedicata alle comunicazioni.

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