È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
IL BAMBINO CON I PETALI IN TASCA
23 Gen 2015 21:32
Il bambino con i petali in tasca è una favola triste e commovente, perché racconta di infanzia abbandonata e di sofferenza e insegna a credere ancora nell’innocenza e nel sogno.
Il protagonista del libro è Chamdi , un bambino di 10 anni che è sempre vissuto all’interno di un orfanotrofio alle porte di Bombay.
Una Bombay ferita e martoriata dagli scontri politici fra induisti e musulmani nei primi anni ’90.
Chamdi è un ragazzino sensibile e sognatore, incantato dai colori delle bouganville che ricoprono i muri dell’orfanotrofio: sono colori così belli e puri che con loro non si conosce il dolore e la tristezza.
Ma un giorno la direttrice dell’istituto annuncia la chiusura dell’orfanotrofio, Chamdi capisce che è il momento di fuggire, si riempie le tasche di petali e lascia il luogo che la protetto e nutrito fino all’ora.
Il mondo che l’accoglie fuori non è “la città senza tristezza” Kahunsha che lui nella sua mente di sognatore aveva tanto immaginato, si ritrova in una realtà di medicanti, violenze e povertà.
Conosce due fratelli Sumdi e Guddi , fratello e sorella , sono come lui soli e disperati, alla mercé del capo della delinquenza locale che, assolda bambini nel suo squallido e storpio esercito di mendicanti.
Tra i tre ragazzini si stringe in poche ore un rapporto di solidarietà e fiducia, basato sulla lotta per la sopravvivenza e il sogno della fuga da Bombay. L’attentato a un tempio della città segnerà la svolta nella vicenda di Chamdi e dei suoi compagni.
I tre ragazzini sono incantevoli: Chamdi con le sue costole appuntite e l’occhio capace di cogliere dovunque i colori di un fiore; Sumdi, sfrontato e superbo, un vero e proprio combattente da strada e poi la piccola Guddi, con il suo abito marrone e i braccialetti arancio e la faccia sporca, capace di annullare tutto il brutto del mondo con la sua voce, che canta la bellezza e la purezza dell’amicizia e lascia chi legge il dolce sapore della speranza.
Il bambino con i petali in tasca è un piccolo Oliver Twist indiano, dolce e intraprendente , che attraversa le strade sporche e malfamate di Bombay protetto dalla sua innocenza e dal suo sogno di purezza.
Una storia che non nasconde nessuno degli orrori della delinquenza urbana e dello sfruttamento infantile in una realtà , pittoresca e terribile , sacra e violenta dell’India.
Recensione redatta da : Francesco Nuccio
Classe II A Turismo
Istituto Tecnico Statale “ G. Garibaldi” . Marsala
Docente referente del progetto: T. Titone
© Riproduzione riservata