I SINDACATI FACCIA A FACCIA COL DIRETTORE DELL’AZIENDA SANITARIA DI RAGUSA

07 Lug 2014 13:49

Oggi  è stata la volta delle OO.SS. dell’area medica e veterinaria, del comparto e del  dirigenza SPTA (Sanità professionale tecnica ed amministrativa) per lo più tutti presenti, i rappresentati delle sigle sindacali.

L’introduzione fatta dal Direttore Generale, dott. Maurizio Aricò,  ha messo in evidenza quanto sia complesso l’avvio della sua nuovo esperienza come amministratore – “fino a poco tempo fa anche io, in qualità di medico,  ero vice segretario di un sindacato, oggi insieme a voi, come già detto negli incontri che hanno preceduto quello di oggi, inizia per me un nuovo un percorso, che con le dovute forme di gradualità, mi porterà a gestire, spero con risultati,  l’Asp di Ragusa.

Ho voluto iniziare questa mia nuova carriera,  innanzitutto,  presentandomi, perché “estraneo” al contesto è giusto che io mi presenti alla comunità sanitaria. E’ importante aprire con un confronto perché voi rappresentare i lavoratori della sanità e il vostro ruolo, in quanto portatori di interessi, è quello di garantire e tutelare i dipendenti ma anche  assicurare che l’ASP eroghi buona sanità.

L’esposizione fatta dal Direttore Generale ha sottolineato che la dicotomia sulla quale basa la sua gestione è rappresentata da una parte dalla gestione, organizzazione, programmazione e garanzia di qualità della salute; dall’altra parte c’è tutto ciò che attiene all’aziendalizzazione, quindi le problematiche connesse al lavoro. “E’ chiaro che i due versanti vanno coniugati –  ha detto il direttore – ma la cornice è la stessa, integrare le due facce della stessa medaglia. Ci incontreremo e ci confronteremo ed insieme lavoreremo per raggiungere gli stessi obiettivi.

Il dott. Aricò ha ribadito che sia il presidente della Regione, sia l’Assessore alla Salute, all’atto dell’insediamento dei direttori generali hanno posto l’accento sulla qualità dell’assistenza sanitaria.

Oggi, infatti,   l’assessore Borsellino occupa un posto di rilievo nel tavolo ristretto, a livello nazionale, proprio per il percorso di risanamento che si è operato in questi ultimi anni.  Questa Azienda che ha pagato un prezzo alto, dal rigore richiesto, rappresenta certamente non solo a livello regionale, ma anche in campo nazionale,  caratteristiche di grande efficienza.

“Intendo partire innanzitutto dalla rivalutazione della rete regionale ospedaliera che, a mio avviso, ha bisogno di alcune limature. Con lo scopo di approfondire la prospettiva organizzativa dell’Azienda che dovrà trovare concreta risposta nel futuro Atto Aziendale.

Valorizzando le esperienze positive di tutti i territori, le prime sinergie e i necessari momenti di conoscenza delle diverse situazioni ospedaliere e  territoriali, che  dovranno essere affrontati in funzione del nuovo Atto Aziendale. Importante il coinvolgimento degli operatori che non si può limitare alla dirigenza apicale, ma deve vedere protagonisti, prima di tutto, chi quotidianamente si misura direttamente con i bisogni dei cittadini, sia sul versante sanitario che amministrativo. I concorsi dovranno finalmente essere banditi perché è fondamentale avere personale a tempo indeterminato. Non so darvi tempi certi, ma posso garantirvi che da parte mia ci sarà il massimo l’impegno.”

Tutti i rappresentati intervenuti, palesemente, hanno apprezzato l’apertura del direttore generale ed hanno dimostrato di volere condividere questo nuovo percorso gestionale.

Un aspetto particolarmente gradito è stato quello di mettere al centro la “persona”.