I RIMBORSI DEL SISMA DEL DICEMBRE 1990

13 Mar 2014 09:01

L’Associazione nazionale commercialisti, presieduta da Marco Cuchel, ha inviato una richiesta di parere e di intervento, nei giorni scorsi, con il sostegno del coordinamento siciliano delle associazioni dei commercialisti, al garante del contribuente per la Regione Sicilia nonché ai prefetti delle province di Siracusa, Ragusa e Catania, affinché sia definitivamente chiarita l’annosa vicenda riguardante i rimborsi dei tributi spettanti ai cittadini-contribuenti, residenti nelle tre province colpite dal sisma del ’90. “Il garante del contribuente per la Sicilia, prof. Salvatore Forastieri – afferma il presidente di Anc Ragusa, Antonietta Laterra – rispondendo in maniera celere alla richiesta dell’Anc, ritiene sciolto ogni dubbio circa il rimborso spettante ai contribuenti non titolari di partita Iva, come confermato dall’ormai consolidato orientamento giurisprudenziale. Numerose sono, infatti, le sentenze della Corte di Cassazione che dichiarano legittimo il rimborso di quanto originariamente pagato in più rispetto al 10% previsto dall’articolo 9 della legge 289/2002 (cosiddetto condono 2003) che ha creato differenti condizioni e manifesto trattamento iniquo tra cittadini. Le sentenze, aggiunge il garante, dovrebbero valere quantomeno per i contribuenti che non esercitano attività d’impresa, stante le eccezioni mosse dalla commissione europea che ha ipotizzato l’esistenza di illegittimi “aiuti di Stato” alle imprese con la concessione della significativa riduzione del carico tributario negli anni 1990, 1991 e 1992. Ecco perché la nostra associazione, assieme a quella di Siracusa, con il presidente Salvo Geraci, e a quella di Catania, con il presidente Tito Giuffrida, accoglie con soddisfazione l’intervento, celere e puntuale, del garante del contribuente per la Sicilia e auspica che la direzione regionale dell’Agenzia delle entrate recepisca l’invito del garante e manifesti, con immediatezza e trasparenza, l’attuale orientamento sulla questione al fine di chiudere definitivamente la complessa e lunga vicenda, con il riconoscimento e il rimborso di quanto legittimamente spettante ai contribuenti più diligenti della Sicilia orientale”.