I PROPRIETARI DEI CANI POSSONO IMPORLI AGLI ALTRI?

Caro Direttore, so che quanto sto per scrivere susciterà reazioni negative ma non posso fare a meno di esprimere il mio disagio.

Ho l’abitudine di recarmi in spiaggia  per camminare  in acqua o sulla battigia, verso le otto del mattino, perché non tollero il sole forte e la sabbia rovente.

 Ieri sono rimasta bloccata sulla seggiolina pieghevole che mi porto dietro perché sulla spiaggia correvano con una velocità pericolosa, per chi potesse esserne investito, due grossi cani e uno più piccolo, con grande gioia dei rispettivi padroni.

Tra l’altro i cani si bagnavano nel fosso di acqua sporca creato dalla pioggia dei primi di Agosto e ne uscivano spruzzando dappertutto. Dulcis in fundo uno dei cani ha deciso di fare i suoi bisogni  sulle rive di questo fosso e il padrone ha raccolto il tutto nella mano coperta con un guanto di gomma.

Mi chiedo se  sia giusto tutto questo quando ci battiamo per avere spiagge e mare pulito e quando il servizio di nettezza urbana interviene tutte le mattine per liberare la sabbia dai rifiuti.

Mi chiedo se sia giusto per amore degli animali mettere in difficoltà i propri simili che magari, per esperienza diretta, sanno quali possono essere le conseguenze di una caduta.

Mi chiedo se sia giusto offrire, a chi ne farebbe a meno, gli spruzzi  che provoca un cane bagnato e lo spettacolo di un cane che defeca e di un padrone che raccoglie, quando  lo fa (!) le sue feci.

Se c’è un orario in cui la spiaggia è a disposizione dei cani è bene che i nostri amministratori ci informino di modo che evitiamo di litigare con padroni che ritengono tutto lecito ai loro amati animali da compagnia.

Lettera firmata

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