È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
I GENITORI SI SEPARANO… E I FIGLI?
30 Nov 2013 18:25
Quando i genitori si separano le sofferenze dei figli sono sempre connesse al non-detto o alla menzogna implicita, anche se il non-detto o la menzogna proliferano in nome del “bene del bambino”. Molti di loro, che ho ascoltato, sono angosciatissimi, vorrebbero sapere chiaramente che cosa sta succedendo e soprattutto che cosa accadrà: se i loro genitori divorzieranno o se continueranno a vivere insieme. Per tale motivo è giusto e doveroso che i genitori spieghino ai propri figli, la differenza esistente tra gli impegni reciproci di marito e moglie e i doveri di genitore nei loro confronti. In caso di divorzio o di separazione entrambi i genitori non sono esonerati dall’impegno di allevare i propri figli, il divorzio non fa altro che legalizzare soltanto una situazione di disaccordo già esistente. I genitori dovrebbero umanizzare la loro separazione, dirla con parole povere, non dovrebbero tenersela per sé sotto forma di angoscia non dicibile, espressa solo attraverso umori depressivi; il bambino sente questi stati d’animo come crepe per la sua sicurezza. La comunicazione circa la decisione dei genitori di separarsi è un momento importante: segna un cambiamento nel sistema familiare ed è una scelta importante. Ai figli dovrebbe essere comunicata con chiarezza, in termini comprensibili relativamente alla loro età. Per i bambini si rivela più dannoso permanere in uno stato di incertezza, confusione o ambiguità ed essere in balia degli eventi. Inoltre, non bisogna dimenticare che i figli sono degli attenti osservatori, sono sempre particolarmente vigili e sensibili a cogliere gli stati emotivi degli adulti di riferimento. Parlare liberamente è il primo passo che consente al bambino di esprimere le proprie emozioni all’adulto. Con il passare del tempo la maggior parte dei minori riacquista un equilibrio interiore, adattandosi alla nuova situazione familiare e sperimentando sentimenti di conferma. Anche se le reazioni emotive del bambino possono essere diverse in base all’età: dalla rabbia al pianto, alla paura per l’incertezza; può accadere che i figli si chiudano nel silenzio e si isolano. A volte possono comparire comportamenti esternalizzati, che si risolvono spontaneamente se gli adulti di riferimento aiutano i bambini ad accettare la situazione e soprattutto se la conflittualità tra i genitori si risolve.
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