GRANDE SUCCESSO DELL’INIZIATIVA DELL’UGL DEL 2 APRILE

E’ stato registrato un grande successo per l’iniziativa UGL del 2 aprile , il “Sud Act 2016″,che si è tenuta contemporaneamente  nelle principali piazze del Sud Italia, Abruzzo, Basilicata, Molise, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia, dove sono stati allestiti dei gazebo informativi per denunciare la paralisi del meridione e per divulgare gli otto obiettivi definiti ” prioritari” per la crescita economica del Sud e, quindi, dell’intero Paese. I cittadini hanno recepito e apprezzato quanto spiegato dai dirigenti sindacali, atteso che per L’Ugl, è arrivato il momento di dare voce a questa “nuova qustione meridionale” e concretizzare il messaggio del Sud Act, una vera e propria mobilitazione incentrata su una piattaforma rivendicativa basata su  otto elementi prioritari: un elenco delle principali criticità, ma anche delle possibili strategie per affrontarle e così rilanciare lo sviluppo economico e sociale del Mezzogiorno e soprattutto della Sicilia.

Ambiente, infrastrutture, fondi europei, turismo, energia, occupazione, welfare e agroalimentare sono questi i temi su cui il sindacato chiede maggiore attenzione oltre che un intervento immediato da parte del Governo  .  “.Con la prima iniziativa del Sud Act  partita mesi fa ,- spiega la Reggente Gianna Dimartino – è stato realizzato un documento complessivo contenente la sintesi dei contributi che numerose personalità della società civile e del mondo politico istituzionale, imprenditoriale e sindacale hanno dato nel corso dei nove incontri che si svolsero sul territorio. Ai gazebo l’altro giorno allestito anche a Ragusa,  è stata distribuita una sintesi di questo documento con approfondimenti sui temi la cui soluzione per l’Ugl è improcrastinabile. Tutta l’Italia è in difficoltà economica, ma soprattutto la Sicilia è a rischio default. Tuttavia  non bisogna cedere alla tentazione di abbandonare il Sud  per perché tutto ciò sarebbe a lungo termine controproducente per l’economia dell’intero Paese. Per superare la crisi è necessario concretizzare un progetto serio e lungimirante di nuova e moderna industrializzazione del Paese, di politiche sociali  e di welfare che tutelino maggiormente le fasce deboli e i pensionati, , di una fiscalità che supporti i produttori di ricchezza e benessere, quindi i lavoratori ma anche le piccole e medie imprese, tutelando al massimo le nostre produzioni di eccellenza e il “made in Italy. A questo aggiungiamo la richiesta di un concreto ed efficace utilizzo dei Fondi europei , investendo su infrastrutture anche immateriali e innovative e sull’occupazione a breve e lungo termine.

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