È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
FORNACE PENNA. DIFFIDA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE
27 Lug 2015 07:47
Premessa
Dando seguito alla nostra del 14 maggio 2014 e fermo restando che la migliore ricostruzione della vicenda “Fornace Penna” è nella disponibilità degli Enti possessori degli Atti e che eventuali involontarie omissioni o imprecisioni nella ricostruzione che segue non pregiudicano la sostanza dei fatti e delle conclusioni alle quali si perviene, si rimette per migliore intelligenza la seguente premessa.
Nel 2005 a seguito di diverse iniziative pubbliche, l’Assessorato Regionale ai Beni Culturali emette il Decreto n° 9409 del 30 dicembre 2005, impegnando la somma di € 500.000 per la messa in sicurezza dell’ex Fornace Penna.
Con D.A. n. 11182 del 27 dicembre 2006 cap. 377753 viene impegnata la somma di €. 250.000 (il 50% di quello previsto) per la messa in sicurezza dell’ex Fornace Penna.
Dopo un lungo nulla di fatto, il 17 febbraio 2014, 13 Associazioni della Città di Scicli indirizzano un appello a S. E. Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano e per conoscenza a: Commissario UNESCO Ray Bondin, Presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta, Sindaco Comune di Scicli, Sovrintendenza di Ragusa.
In tale appello si riporta per chiarezza che … “In riferimento ai ruoli dell’Ente Comune e della Soprintendenza, al primo spetta la tutela dell’incolumità pubblica, all’altra compete la tutela dei monumenti vincolati in quanto tali, vale a dire la loro conservazione, secondo gli articoli 30-32- 33 -34 -35 del Codice dei Beni Culturali (Riforma Urbani)…”.
Nelle settimane successive si leggono sulla stampa ulteriori dichiarazioni che sarebbero state rilasciate dalla Soprintendente Rosalba Panvini, le quali da una parte confermano l’urgenza delle azioni da intraprendere a tutela dell’immobile, dall’altra sembrano ancora una volta non fare piena distinzione fra la “pubblica incolumità” (in capo al Comune) e la “tutela del bene” (in capo alla
Soprintendenza), con conseguenti confusioni di ruoli e possibili interpretazioni difformi alla normativa vigente.
Preoccupata da quantomeno improprie dichiarazioni lette su certa stampa e con l’intento di collaborare alla valorizzazione di un bene di eccezionale valore, in data 14 maggio 2014 la Federazione Italiana Amici della Bicicletta invia una nota al Ministero dell’Interno, a S.E. il Prefetto di Ragusa, alla Soprintendenza di Ragusa, al Sindaco di Scicli, con la quale si pone in evidenza la necessità di ricorrere alle più veloci procedure ammesse dalle norme di tutela. La FIAB è da anni impegnata per la valorizzazione della Fornace Penna ponendola al centro di numerosi eventi cicloturistici anche di caratura nazionale, come “Le Giornate di Bicitalia”, il “Cicloraduno Nazionale FIAB 2014”, ed altre manifestazioni di valenza regionale e locale. La nota è a firma dell’avv. Simone Morgana, Consigliere Nazionale e componente dell’Ufficio Legale FIAB.
Il 15 maggio 2014 avviene l’incontro convocato da S.E. il Prefetto Vardè avente per tema le azioni da compiere per la salvaguardia della Fornace Penna.
Il 16 maggio 2014 la Soprintendente BBCCAA di Ragusa Rosalba Panvini invia all’Assessore Regionale ai BB.CC.AA. Prof.ssa Giusi Furnari Luvarà la richiesta di attivare tutte le procedure idonee per recuperare la somma di € 250.000.
Sempre il 16 luglio 2014 viene inviato agli Uffici Competenti della Regione Siciliana il progetto di tutela della Fornace (o di parti di essa, in relazione alla modestia dell’importo che alla data appariva come disponibile).
In pari data perviene notizia (ufficiosa) che dei 250.000 euro ne rimarrebbero disponibili solo 165.000, per cui il progetto di messa in sicurezza predisposto dalla Soprintendenza dovrebbe ora subire una rimodulazione.
Con altra notizia ufficiosa si apprenderebbe che nemmeno tale somma può di fatto essere utilizzata dalla Soprintendenza, Ente Pubblico e Regionale, per ragioni non chiare agli scriventi e in difformità da quanto più volte annunciato sulla stampa da politici locali.
La Fornace Penna, ricordiamo, è interessata da 5 vincoli:
1) vincolo relativo alla tutela della fascia costiera fino alla profondità di m 300 – legge n. 431 dell’85, nota come Legge Galasso
2) vincolo paesaggistico (n. 5553 del 23/02/93) che da Sampieri giunge alle soglie di Pozzallo (Punta Rigiglione);
3) vincolo di immodificabilità dei luoghi, in quanto la Fornace ricade entro i 150 metri dalla battigia art. 15 L.R. 78/76);
4) vincolo di Bene culturale (Archeologia industriale – decreto D.D.S. n. 7018 del 31 luglio 2009, ai sensi dell’art. 10 comma 3 lettera A del D Lgl n. 42 del 22/01/2004 e s.m.i. – Codice BB.CC.)
5) Regione Siciliana – DECRETO ASSESSORIALE n.8410 del 03/12/2009 -Carta regionale dei luoghi dell’identità e della memoria.
Nel frattempo, le manifestazioni della politica nazionale e regionale si sostanziano ad annunci e visite sui luoghi:
nel maggio 2014 una manifestazione indetta dalle Associazioni di Scicli vede la presenza della Senatrice Venerina Padua e la visita a sorpresa del Ministro Gian Luca Galletti accompagnato dall’On.le Orazio Ragusa, dal Prefetto, dal Sindaco Ammatuna di Pozzallo ed una folta schiera di rappresentanti della politica locale;
nel giugno 2014 l’Ass. Reg.le ai Beni Culturali Prof.ssa Giusi Furnari Luvarà accompagnata dall’On.le Orazio Ragusa; dal Prefetto Dott. A. Vardè e dalla Dott.ssa R. Panvini, visita i luoghi con impegno ad intervenire.
In relazione a quanto sopra, al valore storico e paesaggistico inestimabile del bene, allo stato in cui versa e all’imminente pericolo di crollo, alla mancanza di risultati che nei fatti si perpetua da almeno un decennio, la necessità o meglio l’obbligo di intervenire per effetto del combinato degli articoli del Codice dei BBCCAA 30 – 32 – 33 ed in particolare per effetto dell’art. 33 comma 6,
PQM
Chiediamo:
1. di conoscere l’importo realmente disponibile per azioni urgenti di tutela della Fornace Penna;
2. di conoscere le ragioni della mancata risposta degli Uffici competenti della Regione Siciliana in merito al progetto inviato dalla Soprintendenza di Ragusa;
3. di voler superare ogni eventuale ostacolo e di dare immediata esecuzione ad un progetto stralcio che corrisponda alla somma disponibile;
4. di voler impegnare nel bilancio della Regione una somma sufficiente alla piena tutela del bene, tenendo conto anche degli esempi di Fornaci Hoffman recuperate nel nostro Paese ove evidentemente alberga in miglior senso della tutela, della valorizzazione, del rispetto dei luoghi e della storia.
Data la situazione di urgenza e il gran tempo inutilmente trascorso, peraltro in spregio alla mobilitazione dei Cittadini democraticamente organizzati in Associazioni, preannunciamo diffida ai danni degli Uffici regionali competenti per i comportamenti impropri ed omissivi che lo prevedono.
Avv. Simone Morgana
Ufficio Legale Fiab Onlus
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