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EMERGENZA RIFIUTI
03 Lug 2015 14:21
Il Presidente del Consiglio Comunale di Ragusa Giovanni Iacono interviene con grande preoccupazione sull’emergenza rifiuti che investe la regione siciliana:
L’emergenza rifiuti è, in assoluto, la colpa più grave di Crocetta . I Sindaci, e spero che l’Anci sia in testa, devono avere il coraggio di agire autonomamente e mandare al diavolo tutte le società create dalla Regione per accumulare debiti, mantenere discariche e clientele di ogni tipo e non avere ricchezza dai rifiuti.
Si aggrava a limiti insostenibili l’emergenza rifiuti in Sicilia; l’ordinanza n. 18/rif del 30/6/2015 del Presidente della Regione Siciliana di proroga al 14/7/2015 della gestione commissariale degli ATO rifiuti è la reiterazione di proroghe che, dal 2013, continuano a derogare alla liquidazione di società d’ambito regionali che tanto danno hanno prodotto ai siciliani.
La riforma dei rifiuti è arenata come tutte le altre riforme, a partire dai liberi consorzi. Le SRR, che dovevano sostituire gli ATO dal 2010, di fatto non sono operative. Le discariche, tolte quelle chiuse e sequestrate, sono rimaste 9 in tutta la Sicilia. La situazione delle discariche è al collasso e, pur disponendo di soluzioni alternative come la riduzione del conferimento e la lavorazione e trasformazione dei rifiuti, non è possibile attivare nulla. Siamo in un corto circuito, una sorta di sillogismo aristotelico. Le competenze sul ciclo dei rifiuti sono della Regione.
La Regione crea carrozzoni e blocca tutto. Sulla gestione del ciclo dei rifiuti siamo arenati e giunti alla catastrofe. Ma i cittadini non possono attendere oltre!
Per Cava dei Modicani , dopo tante promesse, comprese quelle assunte con i sindaci nell’ultimo incontro con Crocetta, si attende ancora la proroga per il conferimento e l’autorizzazione per l’innalzamento .
Mi associo all’appello del presidente della SRR Ato 7 di Ragusa, il sindaco di Chiaramonte Gulfi, che, molto opportunamente, ha scritto il 1° luglio scorso al Prefetto di Ragusa invitandolo a promuovere un incontro urgente con i soggetti interessati, atto a risolvere le gravi problematiche, ma ritengo che la situazione complessiva dei rifiuti in Sicilia sia tale da indurre ad adottare misure e comportamenti straordinari ed extraistituzionali.
I Sindaci della Sicilia, e spero che l’ANCI si faccia promotrice, dicano BASTA, mandino al diavolo i carrozzoni regionali, e, riappropriandosi dei loro poteri sul territorio di competenza, assumano in proprio le scelte sulla gestione del ciclo dei rifiuti”.
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