ELIMINARE L’ILLEGALITA’ DIFFUSA NEL SETTORE DEI TRASPORTI

La recente operazione della DIA di  Napoli con numerosi arresti e il  sequestro di beni per milioni di euro tra Lazio, Campania e Sicilia conferma che i mercati ortofrutticoli risultano essere al centro di un perverso sistema criminale. A partire dalle commesse legate al trasporto su gomma.

E’ noto che la criminalità organizzata si mimetizza nella illegalità diffusa al punto che tale pratica sembrerebbe essere ordinaria pratica legale. In tale contesto i lavoratori dipendenti (gli autisti) sono le prime vittime schiavizzate dal sistema.

Non vedere l’assenza di efficaci controlli e le vessazioni come punti di forza della criminalità, significa essere indifferenti se non addirittura colpevoli di  connivenza.

La mancata applicazione del contratto di lavoro e delle normative europee generano l’uso indiscriminato di strumenti illegali ( calamite e doppie schede, ad esempio) che alterano i tempi di guida creano pericoli per la sicurezza stradale e forme di sfruttamento selvaggio dei lavoratori.

Contribuiscono, oggettivamente alla proliferazione di questo sistema gli insufficienti (se non addirittura assenti) controlli amministrativi da parte degli enti previdenziali al punto tale che l’evasione e l’elusione contributiva risultano essere ampiamente diffuse.

Così come l’attività di aziende che non possiedono nessun automezzo altera il mercato del trasporto e sviluppa una sorta di “ capolarato ” gestito da alcune sedicenti agenzie.

Spiace dover rilevare che le organizzazioni datoriali, (anche firmatarie di “ patti di legalità”), non si attivano a censurare ed eventualmente espellere le aziende che operano in maniera alquanto discutibile e non rispettosi dei dettami di legge.

In questo contesto compito fondamentale deve svolgere l’Ordine dei Consulenti del Lavoro nel rispetto della deontologia professionale e della salvaguardia della legalità.

Il tavolo tecnico in Prefettura, richiesto dalla FILT-CGIL di Ragusa doveva rappresentare un salto di qualità in termini di controlli e di accordi concertativi tra le parti. Purtroppo l’esperienza ad oggi maturata ci porta a concludere che poco si è fatto, rimanendo ampio il divario tra il dire e l’operare, tra il sottoscrivere i patti e poi applicarli !

Le segnalazioni che arrivano al “Telefono Amico dell’Autista” (0932621486) approntato dalla FILT-CGIL, confermano il permanere di disagi e problematiche gravi in tutto il settore.

Eliminare l’illegalità diffusa nel settore dei trasporti, pertanto, significa togliere acqua di coltura alla criminalità organizzata e alle mafie. Occorre  in tal senso, operare concretamente affinché pezzi di economia e territori siano bonificati dal malaffare e dalle mafie. Attorno a questo imperativo strategico il Sindacato non intende sottrarsi, intensificando la propria azione di denuncia e di proposta. Pertanto invitiamo gli altri soggetti della filiera a fare altrettanto, svolgendo fino in fondo il proprio ruolo nel rispetto delle regole e delle norme vigenti.

 

 

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