È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
DIGNITA’ NEL LAVORO, DIRITTO ALLA SALUTE
10 Lug 2015 15:06
Nella conferenza stampa di oggi, tenutasi nella sede della Cgil di Ragusa, alla quale hanno partecipato Franco Spanò, segretario generale della Filt Cgil Sicilia, Giovanni Avola, segretario generale della Cgil di Ragusa, Giuseppe Stella, segretario generale della Filt Cgil Ragusa, Saro Viola direttore dell’Inca di Ragusa, Nicola Colombo, segretario della Camera del Lavoro di Ragusa, sono state portate alla luce tutte le problematiche salutistiche degli autotrasportatori e degli autisti, che devono affrontare ogni anno a causa del loro lavoro. Nonostante la tutela dell’Inail , cui hanno diritto, non vengono loro riconosciute le malattie provocate dal tipo di lavoro, perché è difficile poterne dimostrare il nesso causale.
Per fare questo la Filt Cgil e l’Inca, il patronato della Cgil, hanno promosso un’intensa campagna di sensibilizzazione attraverso l’uso di un questionario che sarà distribuito sui posti di lavoro, teso ad individuare i primi sintomi di malessere, anticipando quel momento in cui il danno diventa irreversibile, avviando anche le procedure per l’eventuale riconoscimento delle tutele Inail.
Franco Spanò dichiara: <Abbiamo voluto sperimentare in tre regioni italiane, Lazio, Liguria e Sicilia, e qui, in provincia di Ragusa, questa iniziativa che ha un valore nazionale in quanto dai rilevamenti dei questionari tendiamo a concretizzare maggiori tutele e nuovi e importanti riconoscimenti giuridico – legati all’autotrasportatore la cui figura, rispetto ad altre, risulta sacrificata sul piano dei diritti, soprattutto quello della salute. Il riconoscimento della malattia professionale è l’obiettivo ultimo della nostra campagna e interverremo, sulla base dei dati, sul legislatore per determinare una seria inversione di tendenza. Il Ministero del Lavoro, anche sulla scorta delle nostre continue denunce negli anni, ha deciso adesso di muoversi e noi supporteremo questa nuova inversione di tendenza per partecipare alla costruzione di una legislazione capace di rispondere alle effettive esigenze della categoria>.
Giovanni Avola ricorda: < In provincia di Ragusa ci sono 850 aziende di autotrasporto e la figura dell’autista non è di quelle ben protette e remunerate. Ruotano fortissimi interessi attorno al comparto, l’80 per cento, sulla scorta dei nostri rilevamenti, sono lavoratori dipendenti, vittime, che lavorano 17/18 ore, e anche più, al giorno, e, se si ribellano, sono sottoposti ad atti ritorsivi da pieno Medio Evo. La Cgil lotterà per debellare questo sistema fatto di negazione di diritti e di angherie per dare dignità al lavoro dell’autotrasportatore>.
L’inca gioca un ruolo fondamentale in questa campagna di raccolta di informazione che sarà utile ad avere un corretto quadro generale, atteso che il questionario è anonimo e servirà a fornire un preciso orientamento.
<Possiamo contare su un sistema medico legale, dichiara Saro Viola, di prim’ordine nel senso che i nostri medici hanno l’esperienza e le conoscenze necessarie per perorare, dal punto di vista clinico, questa causa nobile in tutte le sedi. Le patologie di cui rimane vittima l’autotrasportatore devono essere riconosciute come malattie professionali; questa è la condizione per dare dignità a quel lavoro usurante>.
L’obiettivo della campagna legata al quesito è quello di distribuirne circa 500 in tutte le aziende, una campagna che durerà sino ad ottobre, e a novembre si avranno i dati definitivi.
<Contiamo molto nella collaborazione dei lavoratori, ammette Pippo Stella, perché ci muoveremo nella direzione di poter affrontare e risolvere un problema non nuovo, cioè quello legato alle malattie professionali che, vi garantisco non sono poche, e attualmente non hanno riconoscimento alcuno>.
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