DEDICATO A GELSOMINA VERDE IL LABORATORIO MUSICALE

Gelsomina Verde, giovanissima vittima della camorra, torturata ed uccisa il 21 novembre 2004 nel pieno della faida di Scampia quando aveva solo ventidue anni, è stata ricordata stamane a Vittoria (RG) dagli studenti dell’I.C. “San Biagio”, che hanno anche intitolato alla sua memoria il laboratorio musicale della storica Scuola.

Nel corso di una intensa cerimonia, ultima tappa iblea della prima fase del Concorso lanciato da Avviso Pubblico (“Regioni ed enti locali per la formazione civile contro le mafie”) nelle Scuole del Sud, alla presenza della Dirigente Scolastica Antonietta Vaccarello, dei docenti e di numerosi ospiti, gli studenti hanno ricostruito la figura di Gelsomina, e proposto una serie di toccanti riflessioni sulla sua vita e la sua tragica fine.
Gelsomina Verde, hanno spiegato, era una bella ragazza che aveva scelto, impegnandosi nel volontariato, di dedicare il proprio tempo libero al prossimo. Completamente estranea alla camorra e alle sue logiche, fu uccisa con tre colpi di pistola alla nuca, dopo essere stata torturata per ore, solo per essersi innamorata, alcuni anni prima, di un uomo sbagliato, appartenente ad un clan “scissionista”, nonostante questa relazione si fosse da tempo conclusa. Il brutale omicidio di Gelsomina, alla quale gli studenti di tutte le classi dell’Istituto hanno dedicato riflessioni, poesie e canti, fu dunque una vendetta trasversale che impressionò l’opinione pubblica anche per l’inaudita violenza destinata dagli assassini al corpo della ragazza, dato alle fiamme e successivamente ritrovato all’interno di un’auto. 
“Noi alunni del San Biagio”, hanno spiegato gli studenti, “abbiamo scelto di intitolare a Gelsomina il nostro laboratorio musicale perché pensiamo che alla efferatezza della violenza e della morte di cui Gelsomina è stata vittima, bisogna contrapporre la bellezza dell’arte e della cultura e che la musica sia l’ambasciatrice più adatta e più nobile per rappresentare il nostro impegno a costruire un mondo migliore e a non dimenticare”. 
Un clima carico ha fatto da sfondo all’intervento di Francesco Verde, fratello di Gelsomina, che ha ricordato la sorella come una ragazza solare e disponibile nei confronti dei più deboli e ha ringraziando la Scuola per un “gesto che aiuta tutti noi familiari”. 
La cerimonia è stata conclusa dalla scopertura, affidata ai ragazzi, della targa, dalla benedizione del laboratorio musicale da parte di don Salvatore Mallemi, rettore della chiesa di S. Rita attigua alla Scuola, dall’esecuzione, da parte dei docenti di discipline musicali, di un celebre brano di Schubert e da un flash mob ritmato sulle note dei “Cento Passi”.
Poco prima, l’intervento del Vicepresidente di Avviso Pubblico, Piero Gurrieri, che ha ringraziato, oltre alla dirigente, ai docenti e agli studenti del “San Biagio”, anche le altre Scuole cittadine che hanno aderito al progetto: “Emanuela Loi, Rita Atria, Silvia Ruotolo, Annalisa Isaia, Agata Azzolina, don Pino Puglisi e don Peppino Diana, Gelsomina Verde: alla S.M.S. “Vittoria Colonna”, al C.D. “Gianni Rodari”, all’I.C. “Portella delle Ginestre”, all’I.C. “Leonardo Sciascia”, al C.D. “Giuseppe Caruano”, alla Scuola paritaria “Sacro Cuore”, all’I.C. “San Biagio” ci sono adesso spazi che portano i loro nomi, che si aggiungono a quelli di quei nostri concittadini che, in anni bui, sono rimasti senza alcuna colpa travolti dalla violenza mafiosa, ai quali è stato intitolato l’auditorium dell’I.C. “Filippo Traina”, e a quello di un’altra vittima innocente di una violenza ugualmente cieca, pur se non ascrivibile alle mafie, come Gianna Nobile, la cui bella figura è sempre impressa nella memoria della nostra comunità, alla quale due anni fa è stato dedicato l’atrio dell’I.C. “Pappalardo”, che desidero ricordare quando mancano pochi giorni al quel terribile 15 giugno che, nel 2013, sconvolse la nostra Città. Si tratta di luoghi preziosi di memoria e di impegno, che invitano e inviteranno tutti a bandire il male e ad affermare la legalità e la giustizia”

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