DALLA CITTA’ DI MODICA

 

Il progetto “Scuole – Museo” e la promozione dell’Eracle di Modica sono le iniziative promosse dall’amministrazione municipale , Sindaco, Ignazio Abbarte e Assessore alla Cultura, Orazio Di Giacomo e il direttore del Museo Civico “F.L.Belgiorno”, il prof. Giovanni Di Stefano.

L’intento è quello di valorizzare le collezioni archeologiche attraverso il coinvolgimento delle scuole della città e degli operatori turistici.

Per il mese di novembre sono previsti due appuntamenti: martedì 22 e giovedì 24 novembre.

Il primo prevede un incontro con i dirigenti scolastici delle scuole medie superiori della città, nel secondo con i tour operator. Entrambi gli incontri si terranno al palazzo della Cultura.

Visite guidate notturne all’Eracle di Modica saranno effettuate in occasione di “ChocoModica” dall’8 all’11 dicembre 2016. Le visite saranno curate dal neo direttore del Museo.

Studenti, operatori turistici e associazioni culturali, secondo le intenzioni dell’amministrazione, saranno al centro della politica museale che si vuole intraprendere.

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Food Design per la valorizzazione della Fava Cottoia di Modica

Si è svolta ieri a Palermo presso il Polo Museale di Arte Contemporanea la mostra/convegno “Cibo e Identità locale. Food design per la valorizzazione della Fava Cottoia di Modica”. Coordinato dal Dipartimento di Architettura dell’Università di Palermo, in collaborazione con la Camera di Commercio di Ragusa e la Confraternita della Fava Cottoia di Modica, il progetto ha lo scopo di valorizzare e usare i derivati e gli scarti provenienti dalla filiera produttiva della fava cottoia di Modica. I nuovi prodotti per raggiungere lo scopo di valorizzare l’eccellenza gastronomica modicana, sono stati progettati sia come nuovi prodotti alimentari sia come packaging che accessori/utensili. La mostra, inaugurata ieri alla presenza del Sindaco Abbate e del presidente del Consorzio Salvatore Cassarino, rimarrà aperta fino al 20 novembre. E’ divisa in tre sezioni: la prima dedicata ai prodotti alimentari, al nuovo packaging e ai derivati e scarti della fava cottoia;  la seconda propone nuovi packaging e nuove forme alimentari per la valorizzazione della fava come prodotto turistico; la terza presenta gli utensili per decorticare la fava e gli accessori in pietra di Modica. “Un’ottima iniziativa quella portata avanti dal Consorzio della Fava Cottoia e dall’Università di Palermo. Già qualche settimana fa avevamo avuto modo di ammirare il lavoro degli studenti in occasione della mostra organizzata a Modica. Sono estremamente convinto che grazie a queste iniziative il nostro prodotto d’eccellenza diverrà sempre più “commerciabile” ed accattivante anche per chi non lo conosce, per chi non appartiene a questo territorio. Che poi è la mission principale, quella di allargare sempre di più il bacino di consumatori della nostra fava cottoia. Complimenti davvero al Consorzio, all’Università di Palermo e a tutti i ragazzi che ci hanno lavorato per tanto tempo”.

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Nessuna lezione da chi fa opposizione cronica

Non possiamo accettare alcuna lezione politica da parte di chi non si è mai assunto alcuna responsabilità amministrativa, limitandosi a ricoprire un ruolo (unico al mondo) che consiste esclusivamente in un’attività di delegittimazione perenne per qualsiasi amministrazione di ogni colore politico che si è avvicendata negli ultimi 30 anni alla guida del Comune di Modica. Ad eccezione di una breve apparizione da assessore alla fine degli anni 90. Di quella anonima ed incolore esperienza amministrativa si ricordano esclusivamente vicende poco gratificanti per il comune di Modica. Detto questo, ricordo a tutti e nello specifico all’oppositore cronico che il Comune di Modica si trova e si troverà a gestire un piano di riequilibrio complesso e articolato che non può non essere seguito da un professionista capace e conoscitore sin dall’inizio (ottobre 2012 con il decreto di dissesto del Comune) della situazione finanziaria dell’Ente. Ancora una volta ricordiamo che il professionista da me chiamato a seguire giornalmente l’attuazione del nuovo piano di riequilibrio è stato nominato per due volte di seguito dalla scorsa Amministrazione e Consiglio Comunale a presiedere il collegio dei Revisori dei Conti. In ogni caso facciano pure. A loro lascio il compito di essere le Cassandre di turno, a noi il compito di amministrare, anche chiamando nell’interesse esclusivo di questo Comune persone capaci ad integrare le professionalità già presenti in organico, dove manca un dirigente del settore finanziario.

 

 

 

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