DAL DISSESTO FINANZIARIO AL DISASTRO AMBIENTALE

 Non avevamo mai avuto dubbi che la raccolta differenziata ad Acate, così come impostata dal sindaco Raffo avrebbe avuto conseguenze negative anziché risolvere, una volta per tutte, un problema che sta diventando devastante per l’intero territorio comunale.

Il sindaco Raffo, abituato come è a celebrare finte vittorie ma a nascondere la realtà dei fatti, nessuna azione concreta ha avviato per contenere, nell’ambito dell’intero territorio comunale, il deposito indiscriminato di rifiuti di ogni genere sparsi in modo incontrollato su tutte le contrade.

Per la verità le forze dell’ordine si sono prodigate a contenere il fenomeno ed a porre sotto sequestro intere zone “agricole e non” di fatto diventate discariche a cielo aperto di rifiuti indifferenziati e/o pericolosi tipo eternit etc.

A tal fine si allegano alla presente nota foto di alcune contrade del nostro territorio, prese a caso a titolo dimostrativo delle nostre asserzioni.

Aggiungasi che il problema delle discariche di rifiuti a cielo aperto nel nostro comune, oltre a costituire un danno all’ambiente, sta a sua volta diventando elemento di pericolosità igienico sanitaria in quanto animali selvatici di ogni genere (cani randagi, topi, greggi di pecore etc.) attingono materie di cui cibarsi dai sacchetti abbandonati contenenti scarti di rifiuti umani deteriorati, con ciò alimentando le condizioni di diffusione di malattie per le persone.

Per non parlare del ricorso illecito all’incendio doloso per eliminare i rifiuti con ciò provocando l’ulteriore grave conseguenza dello sviluppo di diossina altamente nociva per l’uomo.

Chiaramente oltre a denunciare l’inerzia del sindaco, condanniamo fermamente l’inciviltà di quanti depositano indiscriminatamente nel territorio rifiuti di ogni genere.

Certo, così come è partita la raccolta differenziata, c’erano già dubbi che potesse risolvere il problema della spazzatura del territorio ad Acate. Una campagna di sensibilizzazione di massa nel paese avrebbe senz’altro contribuito a rendere i cittadini partecipi del problema. Aggiungiamo che soprattutto all’inizio, ma ciò può avvenire anche adesso, la predisposizione di contenitori di raccolta indifferenziata di rifiuti in apposite isole ecologiche fuori dal centro abitato ma bene individuate e controllate, avrebbe potuto attenuare il primo impatto della raccolta rifiuti.

Inoltre, il mantenimento del vecchio calendario di raccolta dell’umido, non reso possibile nei giorni festivi ha reso devastante per i cittadini anche i più sensibili alla difesa dell’ambiente di potere rispettare le nuove norme, nella misura in cui risulta pacifico che non si può tenere l’umido in casa per oltre 24 ore.

Tanto si segnala al sindaco e si invia per conoscenza  alla Guardia di Finanza, al DAP(Arpa) di Ragusa e al Sig. Prefetto di Ragusa, nonché al Dirigente attesa la circostanziata possibilità di un’emergenza igienico sanitaria nel territorio di Acate.

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