CONFESERFIDI PUNTA SULLA PESCA

All’impresa pesca viene data l’opportunità di ammodernare gli armamenti con investimenti rivolti a migliorare  le condizioni di sicurezza a bordo, delle condizioni di lavoro. Pieno sostegno alle imprese di acquacoltura,  nonché interventi per l’economia del mare, rafforzamento della filiera ittica, della pesca-turismo. Acquisto di nuove strumentazioni, operazioni di riqualificazione, ampliamento della propria attività ed espansione anche in territorio internazionale, queste e molte altre le operazioni per le quali le imprese operanti nella preziosa filiera della pesca possono rivolgersi a ConfeserFidi, sia nel caso di richieste di finanziamento, sia di garanzia. 

Gli strumenti che ConfeserFidi mette a disposizione delle piccole e medie imprese del settore pesca che desiderano investire allo scopo di migliorare il proprio ciclo produttivo sono certamente quelli della Garanzia e del Finanziamento Agevolato, che fino ad oggi ha garantito alle oltre 15.000 aziende associate più di un miliardo di euro di finanziamenti; ma non solo, la gamma di offerte che propone ConfeserFidi è talmente vasta e capillare da poter realmente offrire servizi e prodotti “su misura” alle aziende del settore dedicato alla pesca: Finanziamenti fino a 3 milioni di euro con garanzie che si spingono fino all’80%; formule di Mutui ipotecari, chirografari, leasing; Finanza Agevolata e Contributi a fondo perduto; Finanziamenti Jeremy fino a 75.000 euro  al tasso 0% per aziende in start up e PMI esistenti; Fidejussioni per contratti e forniture commerciali fino a 100 mila euro, per rateizzare debiti erariali e per rimborsi IVA.

“Abbiamo avuto riscontri sorprendentemente positivi, nell’ultimo mese – dichiara Bartolo Mililli, amministratore delegato di ConfeserFidi – in particolar modo da piccole e medie imprese artigiane che hanno deciso di ricorrere al nostro Consorzio per migliorare il ciclo produttivo e, mediante l’osservazione socio-economica e del territorio che costantemente i nostri analisti finanziari compiono, abbiamo scelto di agevolare un settore , tanto attivo e fondamentale per l’economia del territorio siciliano”.

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