CON “CITTÀ NOSTRA” IL VOLONTARIATO HA IL VOLTO DEI MIGRANTI

 

Ha preso il via in questi giorni il progetto “Città Nostra”, un percorso di volontariato rivolto principalmente agli ospiti dei centri di accoglienza di primo e secondo livello della Fondazione San Giovanni Battista. Il progetto si svilupperà nel territorio provinciale, con particolare riferimento alle città di Comiso e Ragusa. I servizi offerti dagli immigrati puntano alla salvaguardia e manutenzione del verde pubblico e di strutture pubbliche. “E’ nostra intenzione – spiega Tonino Solarino, presidente della Fondazione San Giovanni Battista – dare linfa concreta alla Circolare del Ministero dell’Interno che punta a qualificare il tempo degli ospiti dei centri di accoglienza attraverso percorsi di volontariato. L’idea strategica che sta alla base di questo progetto è quella di sollecitare l’impegno dei cittadini in attività di volontariato, capaci di generare utilità sociale. Utilità che si moltiplica nel caso in cui i volontari siano i richiedenti asilo e titolari di protezione che, attraverso il loro generoso impegno, restituiscono qualcosa al territorio dove hanno trovato accoglienza e ospitalità”.

Salvaguardia e manutenzione di aree verdi urbane e strutture pubbliche di Ragusa e Comiso, anche in stato di abbandono e degrado. Ma soprattutto un’occasione per dimostrare, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che la presenza dei migranti rappresenta soprattutto una ricchezza per il territorio di accoglienza. “Prevediamo il coinvolgimento di migranti guidati da un tutor della Fondazione San Giovanni Battista, nonché da eventuali esperti di settore designati dagli enti locali. Le aree e strutture interessate a tale attività sono state definite e concordate con gli enti locali Comune di Ragusa, Comune di Comiso e Libero Consorzio Comunale di Ragusa”.

Circa trenta i volontari coinvolti per un percorso che avrà la durata di tre mesi.

Un altro settore di intervento, inoltre, riguarda l’accompagnamento in condizioni di sicurezza dei minori all’ingresso e all’uscita dalle scuole. Tale attività sarà svolta da ottobre a gennaio, per due ore al giorno, di cui un’ora all’ingresso e un’ora all’uscita dalla  scuola e prevede il coinvolgimento di 6 volontari distribuiti nelle scuole segnalate dal Comune di Comiso. Anche in tal caso i volontari saranno affiancati da tutor individuati con la collaborazione dell’ente locale.

“Il valore di tali attività – spiega Raffaele Falconieri, dirigente del I Settore del Libero Consorzio Comunale di Ragusa – è immediatamente legato non solo all’impiego, da parte degli ospiti stranieri, del tempo in maniera costruttiva, ma anche alla possibilità di apprendere nuove competenze. Inoltre, il prendersi cura di spazi in stato di abbandono e degrado e di persone ha importante valenza simbolica con l’intento palese di scalfire la diffidenza e l’indifferenza che talvolta separano i due mondi, mettendo in diretta connessione il centro SPRAR e i suoi ospiti con la città e i suoi abitanti. Il prendersi cura di aree locali di uso comune, costituisce concreto strumento di cittadinanza attiva e consapevole per i migranti, nonché fonte di sensibilizzazione per la cittadinanza tutta”.

 

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