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CANONE IDRICO: L’ASSESSORE MARTORANA RISPONDE AL PD
25 Nov 2015 18:50
L’arrivo, in casa dei ragusani, della bolletta relativa al consumo idrico dell’anno corrente fa discutere e non poco. Dopo la lettera congiunta dei principali esponenti del Pd ibleo arriva, inevitabilmente, la risposta dell’Assessore Martorana.
“I numeri degli esponenti del Pd di Ragusa strappano un sorriso e ricordano sempre di più i saldi natalizi – replica l’Assessore al bilancio, Stefano Martorana – da un aumento della spesa corrente di 30 milioni siamo passati, nello stesso comunicato, appena qualche giorno fa, a 27. Ora, nell’ultima nota, siamo arrivati a 20. Il passo avanti è innegabile. Purtroppo, però, ancora non ci siamo. Lo ripeto: la spesa corrente è aumentata di 17.418.000. Ma sono ottimista per il futuro”.
“Per quanto riguarda la problematica sollevata dal Pd, invece – prosegue Martorana – segnalo alcuni fatti che, probabilmente, gli esponenti democratici hanno trascurato. La rendicontazione del canone idrico risponde a un obbligo di legge e non è una decisione che compete all’amministrazione comunale. Poiché il Pd governa sia a Roma che a Palermo, gli esponenti democratici possono tranquillamente avviare strategie e proposte verso i governi nazionali e regionali per modifiche all’impianto di legge. Offrirò io stesso altri spunti di riflessione e non avrò problemi a sostenere questa ed altre battaglie. Purtroppo, capisco i fastidi del Pd di Ragusa per i nostri continui riferimenti a Roma e Palermo, dove governano proprio i democratici, con risultati non certo eccezionali; meglio attaccare un’amministrazione comunale costretta ad agire nel quadro di una normativa nazionale o regionale. Ma i fatti, almeno questi, alla luce dei problemi dei democratici con i conti, non possono essere frutto di valutazioni di parte. Che la gestione del canone idrico nel passato sia avvenuta con eccessiva disinvoltura lo dimostrano i numeri: oltre 8 milioni di euro di somme non riscosse cancellate nel Rendiconto 2014, perché prive di un titolo giuridico idoneo. In altre parole, si appostavano in bilancio somme prive di una corrispondenza nelle bollette. Numeri in libertà, come quelli portati dal Pd, che servivano per chiudere i bilanci. Rimangono poi oltre 10 milioni (veri) da riscuotere dal passato, forse perché è mancata l’attenzione nel contrastare fenomeni di evasione.
D’altra parte la strenua difesa d’ufficio delle passate amministrazioni da parte del Pd di Ragusa – aggiunge ancora l’amministratore comunale – non mi sorprende affatto, specie alla luce delle scelte effettuate nelle ultime amministrative. Su un punto siamo d’accordo, però, la misura è colma ed è necessario mettere ordine. Proprio quello che questa amministrazione, dopo anni di disinteresse e leggerezza, sta facendo. Questa è la ragione per cui è stato bollettato il consumo 2015 già nell’anno 2015, sulla base di stime elaborate dagli uffici, come impone la legge. Peccato – conclude l’assessore Martorana – che il rispetto della legge diventi argomento di confronto politico, come se la scelta fosse tra rispettarla o non tenerne conto”.
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