CANNATA E L’INTERPRETAZIONE DELLO SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO

Tre anni fa dal palco abbiamo denunciato le minacciose  nubi che si delineavano attorno alla coalizione Susino e delle adiacenze politiche che oscuravano alcune “menti” del PD e le cui scelte ambigue hanno inficiato l’ampio consenso al  primo turno ad un programma politico di discontinuità e ad un gruppo credibile.

Ci siamo  convinti – con una buona dose di scaramanzia – concordemente con la Sen. Padua di avviare un progetto di ampio respiro. E per tali ragioni ho accettato la sfida delle Primarie del Pd, conscio del fallimento del progetto politico, mai condiviso dal sottoscritto, e  sicuro di poter vincere le primarie e mettere la parola fine a certi tentativi di restaurazione di equilibri antichi.

Ovviamente – lo scioglimento – è un fatto di gravità inusitata che abbiamo tentato di scongiurare nel rispetto di tutti e delle istituzioni, ora è il tempo di riflettere e di ammettere errori e responsabilità.

Vogliamo tuttavia guardare al futuro per ricostruire, con chi cista a un progetto largo, con regole chiare, a una casa in cui tutti possano sentirsi accolti, senza pretese di verità assolute.

Ma anche con la determinazione di mettere parola fine ad atteggiamenti ambigui che cercato di mettere in ombra la linea politica della segreteria, nettamente distante da quanto e quanti si sono resi  “responsabili” di sostegno e supporto alle scelte dell’ultima Giunta Susino.

Ovviamente a questo punto – a malincuore -proporrò di annullare le Primarie !

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