ANCORA SCIOPERO DELLA FAME DI MASSIMO CASCONE

Già due giorni fa insieme a 4 compagni di sventura, aveva iniziato lo sciopero della fame e occupato la sala d’attesa del Comune di Santa Croce Camerina, poi dopo ore di trattative e la promessa di un aiuto concreto da parte del sindaco, Franca Iurato, avevano desistito. Oggi la protesta ricomincia anche se fuori dal Municipio.

“Stamattina sono andato in banca e di tutto l’aiuto promesso ho trovato 400 euro. Non voglio elemosina. Ho 2 mila euro di bollette scadute. Tra poco oltre l’acqua mi toglieranno la luce e qui ancora si scherza?” Dichiara Massimo Cascone, principale attore della protesta, torna alla carica per avere un lavoro ma stavolta il sindaco non ha permesso che la protesta si svolgesse all’interno di palazzo del Cigno e quindi ha fatto accompagnare il Cascone fuori che continua a dichiarare: “Non mi muovo da qui. Aspetto che mi portano un sacco a pelo per passare la notte. Voglio che arrivi il Prefetto e che si impegni personalmente”.

Il sindaco risponde dicendo che hanno fatto, di concerto con il dirigente dei servizi sociali,l’impossibile. Che il comune non è l’ufficio di collocamento e dare questi soldi è un grosso sacrificio. “Non so come aiutarlo anche perché come lui ce ne sono tanti altri a iniziare dai suoi compagni di protesta. Continuiamo a occuparci di chi ha un oggettivo disagio ma non si può aiutare solo chi fa la voce grossa. Abbiamo il dovere morale di pensare anche a chi in silenzio soffre”.

 

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