ANCHE A RAGUSA IL 29 APRILE CON LA DANZA

Anche a Ragusa per la prima volta quest’anno si festeggierà con un appuntamento al Piccolo Teatro della Badia dove alcune scuole del capoluogo ibleo patrimonio dell’umanità daranno inizio alle celebrazioni con un momento di spettacolo. Sul palco gli allievi delle scuole con l’intento di partecipare alla festa mondiale che ogni anno celebra la bellezza e l’importanza che ha avuto la danza nello sviluppo della cultura e della civiltà mondiale.

“Ci è sembrato doveroso portare in un capoluogo riconosciuto dall’U.N.E.S.C.O. patrimonio dell’umanità, una festa dedicata ad un’arte essa stessa patrimonio dell’umanità,” spiega la direttrice del settore danza del Teatro Alla Badia Saveria Tumino, ” in un luogo che fra l’altro a visto il nascere ed il fiorire della danza iblea quasi quaranta anni fa, dove la mai dimenticata maestra Mila ha aperto la sua scuola e da dove siamo praticamente passati tutti i danzatori della mia generazione. La festa di quest’anno vede impegnate quattro espressioni della danza portate in scena da altrettante scuole di Ragusa: Le Danze Orientali dell’associazione “NAJMA” diretta da Saida El Montassir, l’Hip Hop e la Break Dance portate in scena dai “MOST OF KING” di Majid, la danza classica e contemporanea dalle scuole “DIETROLEQUINTE” diretta da Vanessa Battaglia e “PROGETTO DANZA” da me diretta. Sarà una festa per portare all’attenzione della comunità ragusana la bravura dei nostri ragazzi e dei nostri artisti che prorio in questa forma artistica riscuotono notevoli riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale.”

“Questa prima edizione della festa per la giornata mondiale della danza vuole essere solo l’inizio di una serie di eventi legati alla danza che insieme alla coreografa Saveria Tumino stiamo mettendo appunto” dice il direttore del Teatro Maurizio Nicastro,” in un ottica di valorizzazione di un’arte troppo spesso dimenticata e poco valorizzata. La danza, proprio per il suo linguaggio universale, ha la capacità di unire sotto un unica forma espressiva le differenze culturali nelle quali si è evoluta la civiltà umana. Ed è proprio a partire dalla festa che l’ UNESCO ha voluto dedicare a questa disciplina artistica che vogliamo diffondere gli ideali di fratellanza e di comunione universale che oggi troppo spesso dimentichiamo.”

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