AL VIA IL 38° CORSO DI FORMAZIONE BASE PER I NUOVI VOLONTARI DELL’AVO

 

L’Avo propone una cultura della gratuità stimolando la partecipazione dei cittadini tenendo presente il principio secondo cui il malato è una persona e non un numero.

 

In una sala gremita di vecchi e soprattutto di nuovi Volontari, ieri sera, la presidente Rina Tardino, ha dato il via al 38° corso di formazione base per i nuovi Volontari e aggiornamento per quelli già Associati.

 

Evidentemente soddisfatta e felice per la straordinaria partecipazione di tante persone giovani e meno giovani la Tardino ha sottolineato –  «Vi ringrazio per la vostra presenza che ci dimostra che il Volontariato riesce ancora a dare dimostrazione che la solidarietà fa parte della vita di questa Comunità. Quest’anno – ha, poi, evidenziato – c’è un valore aggiunto, la presenza, tra i nuovi Volontari, di alcuni ragazzi del CAS –Centro di Accoglienza Straordinaria, gestito dalla Cooperativa Filotea, che grazie ad un protocollo con la Prefettura di Ragusa, che potranno seguire un percorso formativo che li poterà ad avere contatto nei reparti ospedalieri con gli ammalati ed anche con altri immigrati. Persone che raggiungono il nostro paese per costruire un futuro migliore e, come nel nostro caso, diventano una risorsa preziosa.»

 

Stesso concetto è stato ribadito dalla psicologa, dr.ssa Silvia Galifi, che accompagnava i ragazzi.

«Con questa iniziativa si mette in pratica un percorso di integrazione sociale degli stranieri nella nostra città.    Immigrati che   non sono più solo ospiti, ma anche protagonisti della vita reale di questa comunità, soprattutto in un contesto di sofferenza, quali gli ospedali.

Il Protocollo contribuisce a facilitare l’integrazione di persone che hanno alle spalle storie drammatiche

 

La dr.ssa Gianna Licitra, in rappresentanza della Prefettura di Ragusa, ha portato il saluto di SE il Prefetto, dr.ssa Maria Carmela Librizzi, assente per motivi istituzionali, affermando che: «questa affollata e bellissima iniziativa fa toccare con mano il valore della solidarietà. Il protocollo con la Prefettura rappresenta un’opportunità non solo per questi giovani ragazzi ma anche un arricchimento per tutti noi.  È bello vedere tanti giovani che riempiono il cuore di speranza per un futuro migliore costruito sui valori dell’accoglienza e del rispetto della dignità delle persone.»

 

«Il Volontariato è una delle realtà più belle che la nostra Società perché riesce ad esprimere i valori più alti e significatavi dell’essere umano – ha dichiarato la dr.ssa Gianna Miceli – presidente dell’Aiad onlus di Ragusa – e Rina, ha certamente continuato una storia, quella dell’Avo, nata nel 1978, di forte impulso e sostegno nei confronti degli ammalati offrendo, grazie ai meravigliosi Volontari, una mano alla sofferenza di chi è ricoverato.» La Miceli ha colto l’occasione per ricordare che il 14 novembre è la Giornata Mondiale del Diabete ed ha invitato i presenti a fare lo screening nelle postazioni già pronte per l’occasione.    

 

Un affettuoso saluto alla platea è arrivato anche dal dr. Giovanni Scarso, ex Commissario della provincia di Ragusa, che ha ribadito l’eccezionale impegno della Presidente, nonché amica, Rina Tardino.

 

Infine il geom. Gaetano Trovato, già presiedente dell’Avo, ha voluto ripercorrere, con toni accorati, la storia dell’Avo – «Associazione nata per aiutare i malati in ospedale con una presenza amichevole che opera sin dal 1978. Una realtà che opera da Milano a Ragusa con più di 30.000 Volontari che donano, ogni anno, oltre quattro milioni di ore di servizio gratuito. L‘ammalato   desidera avere qualcuno che lo accolga e lo ascolti. L’ascolto è una virtù fatta di umiltà, attenzione intelligenza e, soprattutto, di amore.»      

 

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