AGGREDISCE DONNA E ROMPE LA MANO AL NUOVO FIDANZATO

Intorno alle 2.00 di domenica, alcune segnalazioni telefoniche giunte al 113 segnalavano una aggressione nei confronti di una coppia presso la Discoteca “ARCADIA”, sita sulla SP 36 sul territorio di Santa Croce Camerina.

Immediatamente giunta sul luogo dei fatti, una Volante dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico individuava una delle due vittime, D. S., uomo trentenne dimorante a Santa Croce Camerina, intento a ricevere le cure sanitarie da parte del personale del 118, sulla cui ambulanza veniva di li a poco trasportato presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Ragusa.

Sul luogo era altresì presente la fidanzata del D.S., M.M. ventottenne ragusana, che in evidente stato emotivo alterato riferiva che pochi attimi prima, all’interno della stessa discoteca, mentre ballava col proprio compagno, veniva aggredita dal suo ex fidanzato, tale CIMBALI Alessandro, vittoriese di 26 anni, incensurato.

In particolare, il CIMBALI – per futili motivi di gelosia – aveva raggiunto la coppia sulla pista da ballo, colpendo dapprima la ragazza con un pugno al volto e successivamente l’attuale fidanzato della stessa, che veniva preso di mira insistentemente con calci e pugni.

Il primo intervento di alcuni avventori riusciva a far desistere il Cimbali che nel frattempo guadagnava l’uscita, dandosi alla fuga.

Sopraggiunti sul luogo ed avendo raccolto le prime informazioni da persone informate sui fatti circa anche la descrizione dell’autore dell’aggressione, i poliziotti si mettevano subito sulle tracce del CIMBALI che di li a poco veniva intercettato a bordo della propria autovettura, mentre tentava di allontanarsi dal parcheggio della discoteca.

Nel frattempo, D.S. veniva dimesso dal locale nosocomio con una prognosi di 30 giorni s.c. per aver subito la “frattura composta della falange distale e della testa della falange prossimale del 5º dito della mano sinistra con sublussazione intefalangea prossimale e trauma contusivo facciale”, mentre la fidanzata M.M. veniva refertata per lesioni al volto, giudicate guaribili in 7 giorni.

Dagli accertamenti esperiti, si appurava in effetti che l’aggressione del CIMBALI era scaturita dalla irrefrenabile gelosia nei confronti dell’ex ragazza accanendosi, in particolare, contro il nuovo fidanzato della donna.

Pertanto, Alessandro Cimbali – ultimati gli adempimenti di rito – veniva tratto in arresto nella flagranza del reato di lesioni aggravate.

Dell’avvenuto arresto veniva immediatamente informato il PM di turno, dott. M. Rota, che disponeva che il CIMBALI fosse ristretto in regime di arresti domiciliari, presso la propria abitazione sita in Vittoria, in attesa del rito direttissimo.

 

 

 

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