VITTORIA, ACATE E COMISO RISCHIANO DI PERDERE FINO A 10 MILIONI DI EURO

“Vittoria, Acate e Comiso rischiano di perdere fino a 10 milioni di Euro a seguito dell’incertezza derivante dalla formulazione del recente bando sulla misura 19, del PSR Sicilia 2014/2020, per la selezione dei partenariati pubblico-privati per la costituzione dei Gruppi di Azione Locale (GAL) che sembrerebbe estromettere, di fatto, i territori definiti “B” ovvero aree rurali ad agricoltura intensiva e di cui fa parte il territorio ipparino”. Lo sostiene Vincenzo Statelli, candidato a sindaco per Progetto Impresa, il quale ricorda “che al punto 5 delle Disposizioni Attuative Specifiche della stessa misura 19, si legge testualmente: ‘I partenariati che presentano domanda di aiuto devono rappresentare territori ricadenti nelle aree rurali B (già interessate dalla programmazione 2007-2013), C e D’. Da un’interpretazione letterale di tale punto – prosegue Statelli – sembrerebbe che i comuni con aree rurali “B” come quelli della Valle dell’Ippari siano ricompresi ancorché già interessati nella vecchia programmazione dalle misure del PSR 2007/2013, ma così non è, in quanto tale bando pare sia riservato a quei Comuni definiti “B” che facevano già parte dei precedenti G.A.L. nella vecchia programmazione. Se così fosse, il territorio Ipparino e quello dei comuni limitrofi si troverebbe, di fatto, escluso dalla possibilità di accedere ai fondi PSR 2014/2020 da gestire sul territorio attraverso una programmazione di sviluppo locale e, in considerazione dell’imminente scadenza del bando fissata al 10 giugno  prossimo, lo sarebbero per l’intera durata della programmazione PSR ovvero fino al 2020”.

Una situazione inammissibile secondo Statelli. “Attesa la drammatica crisi agricola che attraversa questo territorio – prosegue – non si può far altro che dare priorità assoluta nel mettere in agenda tutte quelle iniziative volte a favorirne uno sviluppo concreto attraverso tutti gli strumenti a disposizione della Pubblica Amministrazione. Se così non fosse, le cinquemila aziende presenti nel territorio ipparino, che rappresentano la terza economia agricola su scala nazionale, verrebbero ancor di più poste in una condizione di grave difficoltà, con riflessi negativi anche per l’intero territorio siciliano. Tutto questo – continua Statelli – non lo possiamo accettare e, per questo motivo, abbiamo già attivato la deputazione regionale cui chiediamo di illustrarci quali azioni l’Amministrazione regionale e l’Assessorato competente intendono seguire per porre rimedio alle problematiche sopra descritte. Il nostro obiettivo – conclude Vincenzo Statelli – è poter rassicurare (laddove ve ne fossero le condizioni, come ci auguriamo) i tanti cittadini e agricoltori che, ad oggi, vivono grande preoccupazione, anche in prospettiva dell’applicazione del nuovo programma P.S.R. 20142020”.

 

 

 

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