Un “tombino” assassino. Si reclama l’intervento di messa in sicurezza a Scicli su una strada densamente trafficata

Il “tombino” della discordia lo chiamano in molti. E’ certo che incappare in esso è pericoloso per ogni autovettura. A sollevare il problema è l’ex assessore della giunta Giannone, Guglielmo Scimonello. Lo stesso che si appella al nuovo esecutivo targato Marino per chiedere un intervento di manutenzione. Che sia ordinario o straordinario è lo stesso purchè esso arrivi. Il “tombino” si trova all’incrocio tra la via Nazionale e via San Nicolò che porta verso corso Umberto I°.

“Non c’è cittadino sciclitano che non abbia provato con la propria autovettura il disagio di mettere a dura prova le sospensioni del proprio veicolo, costretto a centrare il tombino in pieno, sia se si proviene da Modica e sia se si procede da Via Nazionale, per poi svoltare a sinistra imboccando Corso Umberto I° – sottolinea Guglielmo Scimonello – è vero, si dice che il troppo stroppia e per tantissimi cittadini di Scicli, è arrivato il momento di dire stop a degrado e insicurezza, richiamando al senso di responsabilità la pubblica amministrazione sul principio di dovere di custodia sui beni di cui ha la disponibilità e dei danni che provoca ai cittadini. Assieme a tanti cittadino chiedo che l’Amministrazione comunale provveda nell’immediato all’intervento di ripristino della caditoia stradale e relativa messa in sicurezza di tutto il tratto di strada sconnesso che va dall’incrocio di via Nazionale e fino all’altezza della Scuola Primaria San Nicolò in via Vasco da Gama, con il ripristino del manto stradale”.
 

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