SINDROME DISSOCIATIVA ALCOLEMICA DA CAMPAGNA ELETTORALE

Perfetta la diagnosi del P.S.

Durante le feste capita di abusare con i cibi e, di conseguenza con il vino. Il medico curante mi aveva consigliato di smettere di bere per disintossicarmi e allora mi sono dedicato alla televisione e alla lettura dei giornali. Ma in serata mi sono sentito talmente male, i sintomi della solita sbornia, da dovermi recare al Pronto Soccorso.

Ero rassegnato a fare le mie due o tre ore di fila, anche perché sapevo che il dottore mi avrebbe detto che, al massimo potevo essere codice giallo, per cui c’era tanta gente prima di me.

Mentre venivo registrato, il responsabile dell’accettazione mi guarda, chiama subito il medico di turno, questo, a sua volta, chiama il primario e, immediatamente, vengo visitato accuratamente.

Nel giro di un’ora mi fanno tutti gli esami diagnostici possibili e immaginabili, io mi preoccupo, temo che abbiano diagnosticato qualcosa di grave, il medico mi dice: “Questa volta lei ha abusato!”

“No dottore, – rispondo –  si sbaglia, non ho bevuto per niente! Mi dica, invece di che cosa soffro, perché questa urgenza nel visitarmi ? “

“Stia tranquillo, non ha niente, ha solo seguito troppa politica, nazionale e, soprattutto locale, in termine scientifico è una semplice sindrome dissociativa alcolemica da campagna elettorale, ha gli stessi sintomi di una forte ubriacatura, è facile da curare, ma, come con l’alcool, da domani totale astinenza.

Quanto all’urgenza nel visitarla sono disposizioni recenti che ci sono arrivate dall’assessorato regionale, loro ne capiscono di sanità e di politica, quindi hanno deciso, con il grande casino che c’è in questo periodo, di inviare una circolare a tutti i medici di base e alle strutture di pronto soccorso e di guardia medica per attivare procedure di somma urgenza per evitare il diffondersi di pericolose epidemie, di cui loro stessi, in quanto politici, potrebbero essere accusati come causa scatenante.

Per quelli che hanno seguito e continuano a cercare notizie di cronaca politica nazionale basterà un blando sedativo e 24 ore di riposo assoluto. Anche per chi ha seguito la politica locale sarebbe prevista una terapia domiciliare, ma, purtroppo, proprio per chi ha seguito le vicende politiche in provincia di Ragusa, abbiamo ricevuto istruzioni dall’assessorato regionale di consigliare il ricovero, per una cura breve ma intensiva.

Ma lei è proprio sfortunato, perché dal visus si capisce che, da qualche giorno, segue le vicende politiche del capoluogo, di Ragusa, e, in questo caso, non solo è previsto il ricovero ma, addirittura, l’isolamento.

Oltre che dai medici specialisti, dovrà essere seguito da una equipe di psicologi che, da domani mattina, ripercorreranno con lei tutte le vicende politiche che si sono sviluppate nella sua città nelle ultime settimane. Parlarne le farà bene in termini di disintossicazione, ma non possiamo assicurarle nulla perché ancora la scienza, per il casino che c’è a Ragusa, non ha trovato rimedi. Qualcuno propone delle cure alternative, altri propendono per rimedi naturali ma la medicina ufficiale non ammette protocolli non espressamente approvati dall’assessorato a Palermo. 

Come se non bastasse c’è una probabilità, bassissima ma esistente, che la sindrome possa lasciare tracce indelebili, non curabili, che la potrebbero portare ad esprimere voti di protesta o, peggio, ad astenersi, favorendo, così quelle forze nuove che mirano a scompaginare l’attuale quadro politico, per cui l’attuale governo regionale vuole assolutamente eliminare questo rischio che potrebbe sovvertire l’ordine fin qui mantenuto.

Ora le somministreremo un sedativo che la far riposare, provocando uno stato di semi-incoscienza, in cui, però avrà delle visioni su quanto fino ad ora ha elaborato.

Non gioisca se vede il suo politico preferito vincitore delle primarie, non esulti se lo vede sindaco, perché sono solo delle visioni, il casino a Ragusa è tale che , come a Roma, non si metteranno d’accordo nemmeno a elezioni avvenute.

Nella parte finale della nottata, provvederemo ad accendere un schermo a parete, dove proietteremo comizi degli anni in cui si faceva politica seriamente, ascolterà De Gasperi, Andreotti, Fanfani, Moro, Berlinguer, Nenni, Craxi, Pertini, Cossiga. Lo stesso nastro le sarà consegnato con le dimissioni perché dovrà ascoltare dei richiami per 6 mesi. Ma domani le illustreremo meglio le cure a cui sarà sottoposto.

Ora riposi, buonanotte, a domani.”

Da come sono stato trattato, ho l’impressione che la mia malattia sia grave, meglio riposare e domani ci penso.

 

L’ubriaco di Palazzo La Rocca

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