“RIVOLUZIONARI CERCASI” PER UNA RIVITALIZZAZIONE DELLA SOCIETA’

Ecco uno spettacolo interessante in un’epoca in cui tutti parlano di Rivoluzione dei costumi, del sistema sociale, della politica, culturale. Parliamo di RIVOLUZIONARI CERCASI, un’interessante piece ,messa in essere da Federica Bisegna e Vittorio Bonaccorso con i giovanissimi allievi del laboratorio teatrale della COMPAGNIA G.O.D.O.T di Ragusa.

Ragazzini sulla scena, che riescono a cogliere l’ironia di un momento difficile per il sistema  esistente.

 

Questi i giovani allievi del laboratorio Junior, che sono riusciti a  mettere in essere una piece divertente e amara al contempo, dove la critica al sistema ,ci ha fatto capire che anche giovanissimi  la sentono, rendendola accessibile anche agli adulti con cui interagiscono. Caratteri e attori in erba hanno dato vita ad uno spettacolo particolare, sociale e politico, in cui la persona è al centro di tutto, dei problemi con la sua dignità ideale e quotidianamente calpestata dal sistema vigente.

La partitura di questo spettacolo si ispira ad una delle più originali, e quanto mai geniali, opere di Augusto Boal (regista e drammaturgo brasiliano), e cioè “ Evviva la rivoluzione”. Un testo che Federica Bisegna  ha voluto totalmente riscrivere, aggiungendo nuove scene e nuovi personaggi e riportandolo ai giorni nostri.

 Il testo con i giovanissimi assume una forza maggiore, una causticità che solo la freschezza della loro età può restituire, così” come avviene in un disegno animato o in una fiaba.

 Il testo è talmente attuale che sembra scritto oggi, in questi giorni tumultuosi della politica italiana. Gli schemi, i compromessi, l’arrivismo e la vacuità delle promesse sono quelli di sempre. Una politica malata e stanca, che si attorciglia intorno a se stessa, come un serpente velenoso, e alla quale neanche i movimenti di protesta più intransigenti sanno dare una svolta vera.

I poveri restano poveri, i ricchi fanno di tutto per rimanere tali e i politici intrecciano le loro perverse alleanze. Che fare? Una rivoluzione è quello che ci vuole! Ma se alla fine anche i rivoluzionari si lasciano irretire dalla brama di potere e passano dall’altra parte della barricata? Qual è la soluzione? Il testo non può dare una risposta ma, usando l’ironia come grimaldello per scardinare ogni tipo di logica, ci restituisce un ritratto nitido e sconfortante della società in cui viviamo; che è la stessa dei nostri padri e dei nostri nonni. La storia si ripete, cambiano i mezzi ma i meccanismi rimangono gli stessi.”  Nessuno sfugge al fascino del denaro e anche i più idealisti cadono nella trappola: l’agnello diventa lupo e la trasformazione è definitiva, non esiste antidoto”.

Ma non solo i contenuti sono stati veri ed attuali, specialmente in un momento politico ,che deciderà le sorti della città, intendiamo Ragusa, ma legati ad un’idea di rigenerazione della società e città al contempo.

RIGENERARE vuol dire dare vitalità ad una città che soffoca nella mediocrità  più assoluta..

 

Rosanna Bocchieri

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