RITIRARE LA GARA PER L’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI DIRETTORE PER L’ESECUZIONE DEL CONTRATTO PER LA GESTIONE INTEGRATA DELLA RACCOLTA DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI

Non si sono ancora spenti gli eco della scandalosa gara per il piano d’ambito rifiuti provinciale, bandita con il criterio del massimo ribasso (e aggiudicato con il ribasso stratosferico dell’85%!), e che ha portato alla necessità di far rifare il piano più volte, senza che si sia avuto qualcosa di utile per l’obiettivo per cui era stato pensato, che per la più grande gara mai fatta in provincia di Ragusa, quella dei rifiuti nel capoluogo, si decide di  correre l’alto rischio di scegliere soggetti inadeguati a controllare che il nuovo gestore svolga il servizio come da contratto.

Infatti, dopo che per quasi dieci anni non c’è praticamente stato un controllo reale sulla gestione dei rifiuti a Ragusa, con i risultati che tutti i cittadini possono vedere ancora oggi (servizio scadente e tariffe elevate), ora, alla vigilia della nuova gestione (importo: 81 milioni di euro per sette anni), si sta correndo lo stesso rischio: avere un controllore della ditta aggiudicataria della gara – il Direttore Esecuzione del Contratto (DEC) – o non all’altezza del difficile compito o molto debole.

Il comune di Ragusa, dopo aver preteso, chissà perché,  requisiti tecnici esageratamente elevati nella gara per l’individuazione del DEC , tanto da mandarla deserta, qualche giorno fa ha bandito di nuovo la gara  ma stavolta per un solo anno e  con una grande sorpresa. Si passa da un estremo all’altro: l’aggiudicazione non sarà più con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa , con la quale viene valutata la qualità della prestazione e non solo il prezzo, ma con il criterio del massimo ribasso, e addirittura senza richiedere minimi requisiti di esperienza e ammettendo alla gara soggetti che non hanno mai fatto il mestiere di DEC.   Tutto ciò è particolarmente grave in quanto ci sono avvisaglie sul fatto che il lavoro di controllo sarà duro e  che il DEC sarà la persona fondamentale perché funzioni finalmente la gestione dei rifiuti a Ragusa. Basta fare infatti due conti per capire il perchè. L’Associazione Temporanea d’Imprese (ATI) aggiudicataria del”appalto, avendo fatto un ribasso del 7,26%, ha ridotto il suo utile ad un misero 2%, cioè 232.000 €/anno da dividere fra i 3 componenti l’ATI. Basta mancare del 10% gli obiettivi di Raccolta Differenziata (RD) , ad esempio arrivare al 60% al posto del 70% previsto a regime , che l’utile scompare. Anche senza considerare ulteriori sanzioni per violazioni del contratto, a cui purtroppo siamo abituati a Ragusa, è evidente che le imprese rischiano di andare subito in perdita.

Questa ipotesi non è così remota visto che uno dei partecipanti dell’ATI vincitrice non ha mai superato il 20% di RD  in città grandi come Ragusa, e un altro non ha mai superato il 5% di RD . Potrebbe nascere  la tentazione, o la  necessità,  di tentare di risparmiare su qualche servizio forzando o non rispettando il capitolato d’appalto, realtà diffusa in Italia e soprattutto al Sud. Da tutto ciò è evidente a chiunque che avere un DEC senza esperienza e debole, in quanto con un elevato ribasso d’asta avrebbe una retribuzione bassa , sarebbe un regalo per il gestore e una tragedia per la città

C’è da notare che la fase iniziale dell’appalto è quella più delicata perché il DEC deve validare gli acquisti di mezzi e attrezzature fatte dall’ATI e controllare che la campagna di comunicazione che precede l’avvio del servizio, fondamentale per la riuscita del servizio, risponda a quanto offerto. Già dagli atti di gara si evince che il nuovo gestore avrà bisogno di controlli serrati in quanto nell’offerta tecnica di partecipazione all’appalto si sono riscontrati tanti di quegli errori che avrebbero potuto portare l’ATI ad acquistare attrezzature diverse da quelle previste dal capitolato, risparmiando . Una situazione che, se non affrontata subito, porterà a  problemi di contenzioso enormi e costi aggiuntivi per il comune ed i cittadini con conseguente aumento della TARI.

Per tutto ciò Legambiente chiede al comune di Ragusa di ritirare subito la gara al massimo ribasso e bandire di nuovo una gara simile a quella andata deserta, riservandola solo a chi ha esperienza di DEC  ma abbassando i requisiti tecnici del bando andato deserto e portandoli a livelli non superiori a quelli previsti con il nuovo avviso al massimo ribasso. Poi se c’è proprio la necessità dell’urgenza si può sempre andare all’affidamento diretto con importo non superiore a 40.000 €, pratica già adottata dall’A.C. di Ragusa, previo invito e presentazione del curriculum, e per un tempo di 6 mesi e nel frattempo preparare la gara per gli anni successivi.

Dopo essere riusciti a mandare in gara un appalto veramente ben fatto che se ben gestito porterà Ragusa nel gruppo delle migliori città per RD , non ci si può perdere nella fase di controllo. Siamo sicuri che l’assessore all‘Ambiente vuole seguire la strada dell’economia circolare e rompere con il passato, ma con questa gara per l’individuazione del DEC  l’A.C. sembra invece andare in direzione opposta. Si corregga l’errore finchè si è ancora in tempo.

 

 

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