RINNOVO DEI CERTIFICATI DEI MARITTIMI. UNA GABELLA?

Sembra quasi surreale che persone che hanno vissuto in mare la maggior parte della propria esistenza, con sacrifici e rinunce, siano costrette a seguire dei “corsi di aggiornamento” che inizino dalle basi.

 

Le nuove disposizioni chieste dal Ministero si leggono come una  gabella, se non una vera e propria tangente, pendente sulla testa e sulle spalle dei marittimi.

 

Infatti, per frequentare i corsi, consistenti in 300 e più ore, i lavoratori interessati dovranno rinunciare all’imbarco e di conseguenza vedersi intaccato il reddito.

 

In discussione non è la formazione professionale continua, bensì il modo come tale formazione va perseguita.

 

In che modo i marittimi troveranno il tempo di frequentare i corsi ? Perchè, anche in questo caso, gli armatori saranno esentati dal sostenere una parte delle spese finalizzate al miglioramento delle risorse umane ed all’aumentata professionalità dei lavoratori che utilizzeranno?

 

Anche a Pozzallo cresce quindi il malumore e la critica dei marittimi sulla questione dell’adeguamento e del rinnovo dei certificati dei marittimi italiani.

 

La Filt CGIL di Ragusa e la Camera del Lavoro di Pozzallo denunciano ai lavoratori interessati ed all’intera comunità il maldestro e superficiale modo con cui il Ministero dei Trasporti ha gestito la controversa questione della formazione continua per la gente di mare.

 

Il rischio reale è che si aggiunga ulteriore danno al danno e dopo il danno, la beffa: i duri anni della crisi hanno fatto perdere posti di lavoro anche ai marittimi e quest’ultimo attacco alla marineria potrebbe essere quello mortale per la categoria, che rischia veramente di scomparire.

 

La Filt CGIL di Ragusa e la Camera del Lavoro di Pozzallo dichiarano fin da ora di sentirsi fortemente impegnati in questa vertenza e preannunciano la mobilitazione dei marittimi pozzallesi se dall’incontro fissato per il 24 ottobre al Ministero dei Trasporti non dovessero emergere risposte serie e convincenti da parte del Governo.

 

In tal senso, nell’aprire da subito una fase di informazione e di orientamento verso i lavoratori interessati, Filt e Camera del Lavoro risponderanno con la partecipazione massiccia dei marittimi pozzallesi a tutte le iniziative che la Filt nazionale, auspicabilmente in maniera unitaria con le altre sigle sindacali, proclamerà a difesa della marineria italiana di cui la gente di mare pozzallese è storicamente parte rilevante e significativa.

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