RIEVOCATO IL 24° ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI PAOLO BORSELLINO E DELLA SUA SCORTA

 

Prima di iniziare la seduta del consiglio si registra la commemorazione del 24^ anniversario dell’eccidio di Via D’Amelio  dove perdettero la vita il giudice Paolo Borsellino e i cinque agenti della scorta (Agostino CatalanoEmanuela LoiVincenzo Li MuliWalter Eddie Cosina e Claudio Traina).

In consiglio comunale ha testimoniato quell’evento l’agente di PS Giovanni La Perna presente allora nel luogo della strage. Il presidente Garaffa si è soffermato sull’evento storico sociale di quell’evento che pare nei fatti la sfida della mafia alla Stato di diritto e di come il prezzo estremo pagato dai giudici abbia dato  forza e  vigore per una tenace lotta alla mafia

L’agente La Perna, allora giovane poliziotto in servizio a Palermo, arrivò sul luogo della strage tre minuti dopo lo scoppio della bomba, parlando del giudice Paolo Borsellino e dei colleghi della scorta.

Il consigliere Giovanni Scucces rileva che la strage ha colpito in modo violento la Sicilia e i siciliani.

La responsabilità civile è quella di aver lasciato da soli i magistrati. Ogni cittadino deve compiere in nome della delocrazia il proprio dovere.

Il consigliere Giovanni Rizza ha ricordato, invece, una frase di Paolo Borsellino sul senso della morte e sull’essere cittadino.

Il sindaco, Ignazio Abbate, rileva che malgrado il sacrificio più alto di molti magistrati in diverse regioni del Paese, il fenomeno malavitoso e criminale ha solo cambiato abito. Quei magistrati hanno però insegnato a camminare con la testa dritta e sono stati di esempio per  fronteggiare le mafie. Lo Stato così c’è come le istituzioni che fanno da ostacolo a questi fenomeni grazie anche all’impegno delle forze dell’ordine.

Presenti diciannove  consiglieri la seduta si apre con una comunicazione del Presidente, Roberto Garaffa, che informa che in conferenza di capigruppo è stato chiesta la formalizzazione di un quesito sul bando dei revisori dei conti che è stato fatto. Il presidente Garaffa informa che martedì 26 luglio si terrà una seduta del consiglio comunale dedicata esclusivamente all’attività ispettiva.

Venerdì 29 luglio p.v. è il giorno in cui dovrebbe tenersi una riunione con i parlamentari per una discussione sul Tribunale di Modica.

La consigliera Ivana Castello chiede di sapere del blocco informatico di cui è stata fatta oggetto la rete informatica dell’ente che ha paralizzato tutte  le attività; il consigliere Tato Cavallino apprende dalla stampa che si sta realizzando il trasferimento dei locali del Liceo artistico e chiede di sapere sviluppi sulla situazione.

Il sindaco Ignazio Abbate riferisce che i dati dei computer sono stati recuperati sino a giovedì sera; venerdì scorso è stato staccato il server per bloccare un’ intrusione di un virus; oggi si sta affrontando il problema con una operazione di bonifica informatica, computer per computer, e da domani il sistema per i servizi essenziali sarà operativo.

Per quanto riguarda il Liceo Artistico la questione è stata portata a livello di governo regionale; ad oggi non ha ricevuto informazioni da parte del preside di quell’istituto. Non si sa quindi chi dovrebbe fare il trasloco che peraltro è in carico del dirigente scolastico. Appena concluso il consiglio farà in modo di assumere notizie precise.

Il consiglio approva, a maggioranza, con diciotto voti favorevoli e un astenuto, i verbali delle sedute dei consigli comunali precedenti.

Inizia l’attività ispettiva con un’interrogazione urgente della consigliera Ivana Castello sul ritardo nell’approvazione del rendiconto 2015 e del bilancio di previsione 2016 per i quali la Regione siciliana ha nominato un commissario ad acta. Valuta che il ritardo, contrariamente a quanto ha asserito il primo cittadino sulla stampa, non è da addebitare alla Regione.

Il sindaco informa che per quanto riguarda il conto consuntivo gli uffici hanno nei fatti terminato il lavoro che dovrà essere valutato dai nuovi revisori dei conti subito dopo quando saranno nominati.

Per quanto riguarda il bilancio di previsione la Regione Sicilia non ha comunicato le somme da stanziare per ogni singolo comune.

Appena si conoscerà l’entità delle somme sarà predisposto il bilancio di previsione del 2016.

L’interrogante ritiene che gli riaccertamenti dei residui sono una scusa; gli uffici dovevano predisporli per tempo e il sindaco non se ne occupato alacremente. Il conto consuntivo 2015 era nei fatti pronto perché i dati sono storici e invece è stato nominato un commissario nel cui decreto di nomina all’art 9  si può avanzare ricorso al Tar entro 60 giorni. Se il sindaco è sicuro dei fatti che propone perché non inoltra il ricorso?

Per quanto attiene il bilancio di previsione 2016 in realtà la non conoscenza delle risorse non è vera. La Regione ha approvato il proprio bilancio in cui ha previsto di 340 milioni di euro anche se la copertura è di 105 milioni di euro e indicato, in una nota inviata ai comuni della Regione, come adottare il bilancio 2016 secondo un percorso indicato nella nota stessa. Anche questa ha dimostrato che il sindaco non riferisce le vere ragioni per le quali non ha adottato gli atti in giunta. E non si dichiara soddisfatta.

Il sindaco non comprende del come mai i sindaci vicini politicamente alla consigliera Castello erano a Palermo per protestare contro la Regione per i trasferimenti non certi.

Oggi i trasferimenti non sono stabiliti malgrado l’accordo Stato / Regione. Il governo centrale ha nei fatti fermato ogni attività in questo senso. Non si possono approvare i bilanci con milioni di euro in meno tranne a fare bilanci falsi.

Bisognerebbe tutti, giunta e consiglio, alzare un grido di dolore contro la Regione visti che i comuni sono stati lasciati da soli. I prelievi dell’IMU da parte dello Stato sono stati fatti a giugno rispetto al mese di dicembre come accadeva prima, mettendo in ginocchio i comuni i cui sindaci sono stati lasciati in stato di abbandono.

Sull’illuminazione di Via Sacro Cuore presenta un’interrogazione il consigliere Carmelo Cerruto in cui registra che sono stati consegnati parzialmente i lavori, cosa che non è possibile fare.

Sui lavori è stata poi chiesta una sospensione al fine di agevolarli. Un lavoro particolare e pieno di difficoltà per una via che presenta nella struttura stradale dei sottoservizi essenziali.

Nel piano delle opere pubbliche questo lavoro non è stato inserito contravvenendo, in questo modo, al codice degli appalti.

Deve essere il consiglio comunale per importi consistenti, superiori a cento mila euro, che deve decidere nel merito dei lavori. Il progettista attese le difficoltà decide di fare un attraversamento della carreggiata portando l’illuminazione dal lato sinistro a quello destro. Un fatto inusuale, forse un nuovo modo di progettare.

Se l’amministrazione non dovesse riconoscere le proprie responsabilità si rivolgerà all’Anac per denunciare eventuali violazioni di legge.

E ricorda che per le per somme superiori ai cento mila euro gli atti di merito devono essere formati in  consiglio comunale. Qui ci sono responsabilità della politica.

Il sindaco non comprende se questa interrogazione è solo del consigliere e se è anche condivisa del partito di appartenenza, visto che  avevo posto l’esigenza di illuminare la Via Sacro Cuore che andava rifatta e ammodernata.

L’importo era superiore a cento mila euro e nessuna amministrazione precedente l’aveva inserita nel piano triennale delle opere pubbliche e di questo renderà conto ai residenti. Quell’opera è regolata dalla vecchie discipline del codice degli appalti; il progetto è stato redatto dagli uffici. Il presidente Garaffa è costretto ad interrompere la replica del sindaco a seguito di un vivace alterco tra lo stesso e il consigliere Carmelo Cerruto.

Alla ripresa dei lavori sono presenti diciannove consiglieri e il sindaco completa l’intervento sostenendo che il dirigente che ha progettato l’opera, lo ha fatto secondo le proprie convinzioni, ha avuto i pareri e l’opera è stata realizzata ed è funzionante. L’ufficio contratti ha espletato la gara in modo trasparente ed efficiente e il consigliere ha tutto il diritto di sapere, dai responsabili tecnici quali sono state  le procedure che hanno concretizzato l’opera.

Il consigliere Carmelo Cerruto non mette in dubbio l’importanza dell’opera ma bensì il rispetto delle regole; se manca questo l’opera di svuota di contenuto. Condivide il sindaco quando sostiene di far redigere dal dirigente i percorsi amministrativi e tecnici che hanno caratterizzato la realizzazione di quest’ opera e di altre opere che superano l’importo di cento mila euro.

Accusa poi il sindaco di avere sminuito le facoltà del consiglio comunale.

Il sindaco si impegna a far dare risposte scritte. Risposte che  non possono essere preconfezionate, cioè consona alla domanda che viene fatta.

Il consigliere Tato Cavallino illustra un’ interrogazione urgente su Marina di Modica inviando una nota al sindaco e ha avuto una risposta attraverso la stampa. Ricorda di aver fatto l’assessore per sette mesi con il sindaco Torchi e un’altra esperienza di otto mesi con lo stesso sindaco e dove riuscì a programmare una grande stagione estiva a Marina di Modica.

Poi ha amministrato per tredici mesi con Antonello Buscema con un’amministrazione che ha risanato i conti del comune salvando la città dal dissesto. Se non c’era quella amministrazione oggi non si sarebbe parlato di illuminazione. Il sindaco non può fare riferimento alle precedenti amministrazioni perché la pochezza delle risorse non consentiva di fare interventi decisivi.

Contesta le strisce blu a Marina di Modica sapendo che soltanto tre commercianti del luogo sono d’accordo.

Nella frazione gli stalli blu sono di più di quelli bianchi e non in numero paritario. Poi ha chiesto al primo cittadino di mettere cartelli con i divieti di portare in spiaggia i cani o quello che vieta di giocare al pallone e quindi individuare un’area dove fare giocare i giovani e non consentire il transito di biciclette nel lungomare Buonarroti. Il consigliere conclude rilevando che la terza piazzetta di domenica è occupata dalle bancarelle ed è sporca.

Poi propone una mobilità alternativa con fondi comunali per potenziare le corse di autobus da e per il mare.

Denuncia poi che manca il bando per il servizio dei bagnini –malgrado il primo cittadino asserisce che la gara sia andata deserta- e un’ipotesi è quella di fare un protocollo con i titolari degli chalet per istituire il servizio di sorveglianza a mare.

Il sindaco evidenzia che legge prima sui social e sulla stampa le richieste dei consiglieri e quindi con lo stesso strumento ha risposto.

Nella risposta che ha fornito c’è il rilievo del perché gli interventi richiesti non sono stati fatti prima visto che non ci vogliono grandi risorse. Per il tempo libero ci sono le aree appositamente destinate. La decisione delle strisce blu è stata fatta attraverso una serie di incontri con i commercianti che non trovano congruo far consentire una sosta lunga nei parcheggi. Sono state fatte le strisce blu, così come in altre zone balneari della costa, e sono aumentati i parcheggi liberi.

Il comune non introita un euro; la scelta è stata fatta nell’interesse dei cittadini. A questo punto o si collabora con le associazioni di categoria e i sindacati oppure si fanno altre scelte.

Per quanto riguarda la terza piazzetta il consiglio comunale nel 2011 ha destinato l’uso che se ne fa oggi. Pronto ad accogliere la modifica della delibera per destinare l’area a parcheggio. Poi rileva che l’amministrazione interviene quotidianamente sulla frazione marinara; oggi si è fatta una riunione per trovare un’intesa con i responsabili degli chalet per garantire il servizio dei bagnini.

Il destino di Marina di Modica è legato agli investimenti che si devono fare.

L’interrogante sottolinea che non è nel suo stile inviare alla stampa le note se non precedute da una consegna al protocollo e  quindi ai destinatari istituzionali.

 Tato Cavallino sostiene che la gara non è stata fatta e lascia l’aula dopo un vivace scambio di opinioni con l’assessore Rita Floridia che gli contesta la lungaggine della replica.

Per iniziativa dell’amministrazione la proposta di deliberazione avente ad oggetto la vendita di relitti strada  vicinale Addolorata – Mola viene ritirata e verrà inserito nel prossimo consiglio comunale.

Sulla mozione del Pd avente oggetto progettazione di parchi gioco inclusivi di nuova realizzazione ovvero riqualificazione dei parchi gioco esistenti e adattati viene chiesto un rinvio, per l’esiguo numero di consiglieri presenti, dal proponente il consigliere Giovanni Spadaro e atteso che il consigliere Giorgio Falco aveva chiesto una sospensione di dieci minuti per consentire alla maggioranza un approfondimento sull’argomento.

La seduta viene sciolta e il consiglio comunale sarà riconvocato per martedì 26 luglio.

 

 

 

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