POVERTÀ E FAMIGLIE . LA SICILIA NON PIÙ FANALINO DI CODA MA AL CAPOLINEA

Leggere i dati, indicatori della situazione socio economica Nazionale , da una  chiara immagine del nostro paese , che versa in condizioni disastrose  ed ai limiti dell’implosione sociale .

Tante, troppe famiglie sul lastrico ,che vivono in contesti di grave disagio ,circa 18 milioni le persone che in Italia sono  a rischio povertà ed esclusione sociale.

Metà delle famiglie italiane  non arriva a fine mese, dato  EURISPES –  ente privato  che si occupa di studi politici, economici e sociali, ed operante nel campo della ricerca politica, economica, sociale , che preoccupa .

Gli italiani ,sono quindi sempre più poveri ,le cause sono molteplici dalla perdita del lavoro, separazione divorzio o malattie ; il  Rapporto ISTAT 2017, da particolare attenzione alla dipendenza dal gioco d’azzardo come fattore della problematica economica .

Si tagliano le spese anche sull’essenziale come cibo ,medicine ed in generale sulle cure personali; Oggi permettersi un animale in casa è un lusso, che molte famiglie non possono sostenere  ;In Sicilia , non si sta certo meglio ,  la gente vive in condizioni peggiori rispetto alle altre regioni del paese , i tassi sono i più alti in assoluto di povertà, deprivazione e bassa intensità lavorativa.

Si traccia ,  la fotografia di un paese al collasso ,  che dovrebbe far riflettere chi di dovere , sono tante le difficoltà per tentare di arginare una situazione,  che offre ben poco ,anche ai giovani  ,stamani su un social si leggeva << hanno rubato i sogni dei nostri figli…..>> parole che rimarcano  quel senso di avvilimento di Padri ,che non sanno più essere pilastro portante della famiglia ,come accadeva ai loro predecessori .

La speranza dovrebbe far sempre breccia, nei nostri cuori di genitori , ma fare i conti coi servizi sociali ,che stanno col fiato sul collo alle mamme “povere” di questo paese “bastardo”, che massacra di tasse le  imprese famigliari ,che schiaccia i piccoli per far largo alle multinazionali .

 Un paese  che crede tanto nell’accoglienza e nella collocazione lavorativa e sociale di popoli del mondo  ,ma che poco o nulla fa per invertire la tendenza disastrosa di chi vorrebbe vivere dignitosamente, da italiano.

                                                                                                                                   Maria Borgia

 

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