PET THERAPY

La Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute (Federanziani), nel corso del Congresso Nazionale appena conclusosi, ha trattato per la prima volta l’argomento Pet Therapy, promuovendone il riconoscimento scientifico. Si riporta di seguito un estratto di quanto relazionato e discusso, ritenendo utile informare e divulgare l’interessante dibattito e le relative conclusioni e proposte scaturite dal dibattimento su un argomento che, OGGI, è di estrema attualità ed importanza:

Obiettivi del Dipartimento Pet Therapy “Da luogo comune a riconoscimento scientifico”

• Evidenziare i benefici che la relazione con l’animale familiare può offrire alla vita quotidiana delle persone anziane (promotore di comportamenti salutari: socialità, affettività, attività cognitivo-motoria)

• Analizzare le principali criticità che ruotano attorno al rapporto anzianopet (dall’adozione alla convivenza all’interno del contesto sociale)

• Produrre evidenze scientifiche che confermino come la presenza di un pet influisca positivamente sulla salute dell’anziano con patologie croniche

• Proporre soluzioni concrete e sostenibili per facilitare la presenza dei pet nella vita degli anziani

Considerazioni e criticità

La relazione animale-anziano si declina in 3 ambiti: familiare, sociale (centri Anziani), istituzionale (RSA Residenze Sanitarie Assistenziali, ospedali, hospice)

• Familiare: corretta e informata scelta e gestione dell’animale, informazioni sui benefici bio-psico-sociali della relazione con l’animale, costi di mantenimento e cura, disponibilità di servizi accessori (accudimento del pet in caso di bisogno), facilitazioni di accesso in luoghi pubblici e comuni (chiese, alberghi, supermercati, cinema, centri anziani, ecc.)

• Sociale (centri Anziani): accoglienza dell’animale nei luoghi condivisi, attività ludicoricreative strutturate, informazioni sui benefici bio-psico-sociali della relazione con l’animale

• Istituzionale (RSA Residenze Sanitarie Assistenziali): definizione dei criteri per l’accessibilità dell’animale alle strutture, equipe multidisciplinare e integrazione con protocolli terapeutici in corso

La relazione animale-anziano/paziente cronico potrebbe porsi come integrazione al percorso terapeutico/farmacologico, riducendo l’impatto della politerapia ed i costi della spesa sanitaria

Proposte

• Valorizzare e qualificare in Italia la relazione animale-anziano attraverso la ricerca scientifica validata da EBM (Evidence Based Medicine) nei 3 ambiti descritti.

• Coinvolgimento delle Società scientifiche, della Medicina generale, delle Istituzioni, dell’Università, degli Enti di ricerca coordinati dal Ministero della Salute e da Federanziani.

• Istituzione di un Tavolo tecnico permanente.

• Percorsi informativi e formativi per l’anziano.

• Sostegno fiscale a fronte del risparmio sanitario prodotto.

• Sostenere e promuovere l’adozione da strutture per animali abbandonati

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