È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
NOTA DELL’ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DELLA PROVINCIA DI RAGUSA
15 Feb 2013 12:37
Sabato 9 febbraio 2013 un articolo nel quale una ragazza ed un giornalista, entrambi animalisti, raccontavano una vicenda, a dir loro, dai risvolti incredibili ed assurdi; protagonisti erano un micio randagio investito e la venalità dei medici veterinari che lo hanno soccorso e curato.
Il tutto iniziava la sera di domenica 3 febbraio, quando la ragazza trovato il gatto investito si rivolgeva ad un collega libero professionista, titolare d’ambulatorio, affidandogli la cura dell’animale che versava in gravi condizioni, assumendosi tutte le spese del caso. La sera stessa, il collega dopo aver effettuato un rx, una fluidoterapia ed una terapia farmacologica per stabilizzare il soggetto, diagnosticava una frattura del bacino, una a carico della colonna vertebrale ed un grave stato di disidratazione ed ipotermia del paziente, pertanto dietro il consenso della ragazza, lo ricovera nella clinica privata in terapia intensiva. Il giorno dopo il gatto veniva sottoposto ad esame ecografico, esami ematologici (da cui si rilevava un grave stato itterico) e venivano continuate le terapie del caso, anche per i 3 giorni successivi.
Giornalmente il soccorritore si informava delle condizioni del micio. Dopo 4 giorni di ricovero il gatto veniva dimesso accompagnato da terapia e regolare parcella.
Adesso non vediamo venalità sull’operato dei colleghi nè la mancata sensibilità animalista, vista la perizia, i risultati ottenuti e l’onestà fiscale di cui tanto si parla.
Quindi anzichè sparare a zero su colleghi liberi professionisti, che vivono onestamente del proprio lavoro, si punti invece il dito contro le istituzioni che dovrebbero assumersi l’onere del soccorso e della cura degli “animali nullatenenti”, che andrebbero ricoverati e curati presso apposite strutture comunali già esistenti, ma non ancora attive, nelle quali dovrebbero operare medici veterinari del servizio sanitario nazionale dell’ASP di Ragusa o liberi professionisti convenzionati; con loro non c’è nulla da pagare!!!
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