Non c’è solo l’obbligo di pulire la pipì dei cani con l’acqua: approvata la nuova legge regionale per il contrasto al randagismo

Ok dell’Assemblea regionale siciliana al disegno di legge che prevede norme per la “tutela degli animali e la prevenzione del randagismo”. Prevista l’identificazione dei cani attraverso l’istituzione di un’Anagrafe regionale.

Le norme approvate, inoltre, istituiscono l’obbligo di registrazione in una banca dati contestuale alla microchippatura e il divieto assoluto di ingresso per i cani padronali provenienti da altre regioni e non identificati. prevista inoltre una netta distinzione tra rifugio e ricovero.

I cani saranno sterilizzati e curati nei rifugi pubblici o privati convenzionati, gli unici dotati di ambulatorio, e poi trasferiti nel più breve tempo possibile nei ricoveri o nei parco-ricoveri in attesa di essere adottati se non possono essere reimmessi in territorio. La sterilizzazione sarà immediata per i cani vaganti non identificati e verranno effettuate campagne di sensibilizzazione per provvedere alla sterilizzazione di quelli di proprietà.

Stop all’esportazione massiva degli animali nei canili da una regione all’altra, l’istituzione di un garante dei diritti degli animali, un contributo di solidarieta’ per ciascuna iscrizione all’anagrafe canina e la possibilita’ per i Comuni di trattenere gli introiti delle sanzioni ai padroni indisciplinati di animali domestici. Ad esempio, proprio su quest’ultimo punto: diventa obbligatorio portare con sè una bottiglietta d’acqua per sciacquare la pipì dei cani.

Vi è anche il divieto di vendere o regalare cani e gatti sotto i due mesi e campagne per le adozioni degli animali. Scatta anche il divieto di accattonaggio con animali.

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