È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
MODICA, CENTRO DI RACCOLTA E ROTTAMAZIONE VEICOLI A MOTORE
06 Ago 2016 07:44
“La realizzazione di un impianto di raccolta per la messa in sicurezza, la demolizione e la rottamazione di veicoli a motore, nonché lo stoccaggio di rifiuti pericolosi, approvato in pieno centro urbano di Modica dal Dipartimento regionale dell’acqua e dei rifiuti, potrebbe arrecare danni alla salute e all’incolumità dei cittadini. La Regione revochi il provvedimento nelle more di valutazioni più approfondite da parte degli organi tecnici di competenza”. E’ quanto chiede con una Mozione presentata all’ARS stamane l’on. Giorgio Assenza, componente della IV Commissione Ambiente e Territorio.
“La ditta in questione – spiega Assenza – aveva inoltrato richiesta di assenso al sito nel dicembre del 2012, tramite una variante al PRG del Comune di Modica. Il Dipartimento dell’Urbanistica aveva rilasciato parere favorevole ed evidenziato che non era necessario procedere a variante del PRG in quanto l’area interessata ricadeva in una zona dove l’attività da svolgere era tra quelle tollerate e, tra l’altro, individuata come sottoclasse di funzione ‘artigianato’. In realtà il relativo decreto autorizza rifiuti per una potenzialità massima annua di 91,70 tonnellate l’anno che non possono essere di certo stoccati in piccole attività artigiane”.
“In più, lo stoccaggio di rifiuti speciali pericolosi, ai sensi del DL n. 209 del 2009, deve avvenire in siti distanti dal centro abitato – almeno 100 metri – mentre l’impianto in oggetto è situato nel cuore dell’agglomerato urbano modicano. Con questa Mozione – conclude il deputato ibleo – si chiede al Governo regionale di revocare in autotutela il provvedimento e procedere a valutazioni più approfondite nell’interesse supremo della salute dei cittadini che risiedono nelle immediate adiacenze e che non hanno mancato di manifestare, a più riprese, le loro preoccupazioni”.
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