MAARJA NUUT HA INCANTATO IL PUBBLICO DI IBLA FOLK 2016

Maarja Nuut ha incantato il numeroso pubblico di Ibla Folk 2016. La violinista e cantante estone si è esibita nella serata conclusiva della quarta edizione del festival di musica folk e world negli Iblei, fondato da Mario Gulisano e Saro Tribastone e diretto dal compositore ragusano. La Nuut ha tenuto un concerto di caratura internazionale in una location unica: l’Auditorium San Vincenzo Ferreri di Ragusa Ibla. La musicista ha suonato dal  vivo la sua “Une Meeles”, “accompagnata” da loop e campionamenti. Le sue sonorità uniscono melodie tradizionali da ballo con l’elettronica, creando uno spazio caratterizzato da un minimalismo sperimentale.

La chiusura del festival è stata affidata al musicista ennese Davide Campisi, che ha suonato in Piazza Duomo, alle 22. L’artista, sperimentatore di nuove tecniche espressive per i tamburi a cornice, coadiuvato dalla chitarra di Andrea Ensabella, ha presentato “Badr”, l’ultimo lavoro discografico, offrendo un raffinato spettacolo agli attenti spettatori di Ibla Folk.

Nello splendido scenario barocco di Ragusa Ibla, il festival è stato caratterizzato da una tre giorni di concerti, seminari e incontri di musica mediterranea. Il paesaggio sonoro attraversato dal folk e dalla world music ha incontrato la ricerca e la tradizione musicale siciliana. Il canto e la danza si sono intrecciati attraverso un inedito sguardo sulla musica d’autore contemporanea.

Il festival, ideato e organizzato dall’associazione Darshan, ha usufruito del patrocinio dell’assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Siciliana, del contributo dell’assessorato agli Eventi, Sport e Spettacoli di Ragusa, in collaborazione con il Piccolo Teatro del Mercato di Ragusa Ibla.

Il direttore artistico Saro Tribastone è «molto soddisfatto dell’esito della manifestazione. Ogni concerto ha registrato il tutto esaurito. Gli spettacoli hanno suscitato l’interesse sia degli iblei sia dei visitatori stranieri. Dei quattro eventi in programma, tre hanno promosso la musica e la cultura siciliana. Un fatto è certo: la musica popolare è legata, più di ogni altra, al territorio isolano».

Tribastone pensa già alla prossima edizione. «Nel 2017 – sostiene – cercheremo di mantenere questa proporzione, dando ampio spazio agli artisti siciliani in un incontro con i musicisti stranieri. Ibla Folk non è una rassegna. Ma un festival. Con un’ambizione: diventare un vero e proprio osservatorio della popolare europea. L’idea è quella di realizzare, a partire dal prossimo anno, delle vere e proprie produzioni musicali. È molto di più di una semplice speranza: è un progetto».

 

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