“LEOPARDI TRA FEDE ED ATEISMO”

“Leopardi tra fede ed ateismo”: è questo il tema del sabato letterario del Caffè Quasimodo di Modica che si terrà sabato 23 gennaio, alle ore 17 30 nell’Auditorium del Palazzo della Cultura, e che sarà dedicato alla presentazione del libro del ricercatore e saggista acese Salvatore Borzì, dal titolo  “Leopardi e i volti di Dio”,  edito dalla casa editrice Bonanno.

Salvatore Borzì’ è Dottore di ricerca in Filologia greca e latina e  insegna Lettere nel Liceo classico “Gulli e Pennisi” di Acireale. E’ autore di studi su Leopardi, Sciascia, nonché curatore di numerose voci per il Dizionario patristico e di antichità cristiane, edito dalla Marietti nel 2007, e della silloge “Grecia. Poesia in due atti di Silvestro Neri”. Per la Bonanno ha pubblicato il volume “Sull’importanza della letteratura. C’è ancora speranza di salvezza per l’uomo”(2011); è anche autore della traduzione di Eusebio, “Storia ecclesiastica, I-IV”, edita da Città Nuova e già alla seconda edizione.

La serata si snoderà in una conversazione letteraria tra l’Autore e il Presidente del Caffè Quasimodo, Domenico Pisana, e sarà altresì caratterizzata da un intervento critico di Michele Armenia, docente di Lettere nel Liceo classico di Modica, e dalle letture di Daniela Fava, coordinatrice del “Gruppo ispicese” del Caffè Quasimodo e  componente della Compagnia “Nuovo Teatro popolare di Ispica”. Gli intermezzi musicali del “Quartetto di clarinetti”, guidato dal M° Francesco Di Pietro, arricchiranno l’incontro.

“Il Leopardi che abbiamo studiato e che si continua a studiare ancora oggi nelle scuole – afferma Domenico Pisana – è in massima parte codificato dalla critica letteraria, specie quella di stampo  marxista,  come il poeta ateo e nichilista. Si è consolidata nel tempo una  corrente di pensiero critico che  tende a mettere in risalto, in modo pregiudiziale,  ideologico, direi ostinato, l’idea che  non c’è parte della produzione letteraria e poetica del Leopardi nella quale non si trovi traccia di dichiarazioni, implicite ed esplicite, di ateismo e di rifiuto della fede religiosa. Questo sabato letterario vorrà, attraverso la presentazione del saggio di Borzì, far conoscere l’altro Leopardi, quello della formazione giovanile, degli Inni Cristiani per riequilibrare la visione  dell’opera del poeta recanatese e per evidenziare  come questa  contenga al proprio interno una meditazione sull’uomo, un senso e una ricerca del mistero, una riflessione sull’amore e sulla morte che non possono non condurre ad  un interrogativo di fondo proteso a far rilevare come  ci fosse in Leopardi  se non un credo cristiano specifico,  sicuramente un animus religioso e di fede”.

 

 

 

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