È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
LE IMPANATE ED I TURCINIUNI NELLA TRADIZIONE PASQUALE DEGLI IBLEI
31 Mar 2013 07:29
Non c’è festa senza pianto nè cibo. E così il vecchio detto siciliano per la festa di Pasqua dopo la settimana della passione, del pianto per il Cristo morto della gioia per la Resurrezione, dopo l’astinenza dal cibo il venerdi, il tripudio delle impanate di agnello che in provincia di Ragusa e specialmente nel capoluogo ibleo soinoi davvero prelibate con la splendida carne (purtroppo) di agnellini da latte cotta al forno in crosta di pane i famosi “turciniuna” prelibatissima pietanza con fegato, polmone e cuore di agnello avvolti dalla coratella e cotti al forno in tegame di argilla. Da qualche secolo questa cibo prettamente pasqualer è prevalente sia il sabato qwuando le campane delle chiese si “sciolgono” fino a Pasquatte che fuori porta prevede tassativamente che non si cucini ma che si mangino le cassate rimaste dalla domenica. Quindi a fine pasto la cassata di ricotta in pasta di pena con spolvero di cioccolato o cannella.
A Mpdica,, non sappiamo se ancora oggi, la pasquertta veniva festeggiata il martedi (u Marti i Litria) giornata nella quale le famiglie andavano sullacollinetta dell’Idria proprio di fronte al Duomo di San Giorgio a mangare le impanate.
A Scicli la storica mangiata di scacce sia dopo crisci ranni (il salto dei bambini al suono delle campane per la resurrezione) si mangiano scacce di scacce di “ciurietti” (broccoli), di pomodoro e ricotta e cipolla. Vino rosso per finire e la cassata da per tutto.
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