La festa di San Giorgio a Ragusa Ibla: ritorno con drammatizzazione

La festa di San Giorgio è un pilastro della storia della città di Ragusa. Ed ecco perché si poggia sulle fondamenta della tradizione ma cercando sempre di innovare. Come accadrà quest’anno con le varie novità in programma, a cominciare da quella della rappresentazione del martirio che torna dopo qualche anno di assenza. Tutti i dettagli dei solenni festeggiamenti del glorioso patrono della città sono stati illustrati in conferenza stampa, al circolo di Conversazione di piazza Duomo, dal parroco, il sacerdote Pietro Floridia, e da Stefano Avola, rappresentante del comitato dei festeggiamenti, alla presenza del sindaco, Giuseppe Cassì.

“Viviamo un periodo particolare della storia – ha detto padre Floridia – momenti drammatici, di grande paura, che molte volte si riflette anche sul volto della gente perché non sa che cosa riserva il futuro. D’altra parte, noi cristiani ci distinguiamo perché sappiamo che Dio è il principio e la fine di ogni cosa. La storia si ripete perché la lotta tra il bene e il male non è iniziata adesso bensì dalla creazione del mondo con il peccato di Adamo. E sappiamo che alla fine il bene uscirà sempre vincitore. Ecco perché noi cristiani dobbiamo essere ottimisti nel confidare su Dio. Dice la Sacra scrittura: maledetto l'uomo che confida nell'uomo, benedetto l'uomo che confida in Dio. Questo non significa che sull’uomo non bisogna confidare ma è chiaro che non può mai essere un atteggiamento illimitato. Cosa che, invece, è differente per quanto riguarda Dio che conduce la storia dell'uomo e certamente ci sta prospettando questo contesto particolare per un motivo specifico e imperscrutabile. Da questo punto di vista, San Giorgio è un’icona di speranza per tutti quanti anche per quanto concerne il confidare in Dio: lo testimonia la sua vittoria sul male rappresentato dal drago”.

Il sindaco Cassì ha sottolineato che “l'amministrazione comunale non poteva rimanere indifferente rispetto alle aspettative di una intera comunità che, in occasione della festa, si unisce per vivere al meglio le tradizioni durante i giorni del santo patrono. Ci siamo, dunque, dati da fare per recuperare il necessario a sostegno di un evento così significativo per la nostra città. Evidenzio altresì la presenza di numerosi giovani nel comitato dei festeggiamenti che lascia ben sperare circa il fatto che queste tradizioni potranno contare sul giusto bagaglio di continuità”.

Avola, dal canto suo, ha sottolineato che si segue “la tradizione ma con l’obiettivo di innovare sempre di più. Come testimoniato, quest’anno – ha aggiunto – dal motivo grafico che, oltre alla foto del simulacro, riprende dei simbolismi futuristici, dal cerchio che rappresenta la figura geometrica per eccellenza, e quindi il tutto, ai puntini che sono, invece, i devoti pronti a vivere nella maniera più intensa queste giornate sino al triangolo che, invece, indica la direzione per arrivare a Dio. Nel corso degli anni, abbiamo sempre cercato di migliorare, dalle luminarie ai giochi pirotecnici, gli aspetti di carattere ricreativo e culturale. L’ambito più importante sarà quello del martirio che abbiamo riproposto cercando di renderlo ancora più adatto ai nostri tempi se lo raffrontiamo a quello che abbiamo ricevuto in dono dalla tradizione. E poi, eventi culturali e sportivi che scandiranno le varie giornate del programma”.

Già al via le prime iniziative: Oggi alle 19 la solenne messa con battesimi. Sempre domani, poi, non mancheranno le iniziative del programma ricreativo e culturale. Alle 10,30 la prima edizione del torneo di ping pong “Memorial Mario Nasello” presso il salone parrocchiale di San Tommaso a cura del Csi. Alle 18 ci sarà la tradizionale cena (vendita all’asta dei doni) presso piazza Duomo. Sempre allo stesso orario la confraternita dei cenacolari dell’Antica Contea organizza la mostra fotografica Pausa Pranzo di Giuseppe Leone che si tiene all’auditorium San Vincenzo Ferreri sino al 4 giugno. In serata, poi, alle 20 il gran concerto in onore a San Giorgio martire presso il Duomo di San Giorgio, promosso dal coro polifonico Enarmonia e diretto dal maestro Dario Adamo, con Ibla ensemble, con la partecipazione di Progetto Danza di Saveria Tumino, voce narrante Tiziana Bellassai, in collaborazione con l’ufficio cultura della Diocesi di Ragusa. Lunedì, invece, giornata che sarà caratterizzata dal versetto del Vangelo di Giovanni che recita “Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore…Vado a prepararvi un posto”, alle 9,30 ci sarà il pellegrinaggio al cimitero di Ragusa Ibla dove sarà celebrata la santa messa. Nel pomeriggio, alle 18,30 la recita del Rosario e alle 19 la santa messa.

 

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