LA CUCINA MEDITERRANEA TRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE ALLA PRIMA EDIZIONE DELLA FOOD INNOVATION SUMMER SCHOOL MEDITERRANEO

L’agricoltura incontra la tecnologia alla prima edizione della Food Innovation Summer School Mediterraneo, che si sta svolgendo in Sicilia. Un progetto innovativo nato dalla partnership tra l’Università di Messina e il Future Food Institute di Bologna che ha visto il sostegno di diversi partner privati, coma la Cooperativa Logos di Comiso (RG), leader nel campo della formazione e dello sviluppo locale. Fino al 24 luglio prossimo, venticinque studenti universitari tra i 25 e i 35 anni, provenienti da tutto il mondo, Colombia, Canada, Stati Uniti, Olanda, Regno Unito, Portogallo, Germania, Romania, Lituania, Algeria, Sudafrica, Egitto, Etiopia, Emirati Arabi e Italia, stanno condividendo un’esperienza formativa unica e innovativa, con un focus specifico sull’ecosistema di valori, esperienze, sapori e storie che caratterizzano la vita del Mediterraneo. Quello del food è un contenitore di idee, concetti, esperienze, che unisce culture e popoli di tutto il mondo: la Summer School Mediterraneo, frutto della collaborazione tra l’Università, e quindi la ricerca e la didattica, e le imprese, è un concentrato di tale varietà e insieme un modo per ripensare tutte le potenzialità inespresse del nostro territorio. Per tre settimane i 25 studenti-ricercatori, giovani imprenditori, attivisti e professionisti del mondo agroalimentare globale, partecipano a workshop, laboratori sperimentali presso il Pan Lab, hackathon, lezioni con docenti, esperti e storytellers internazionali per conoscere la cultura mediterranea dalle più diverse angolazioni e imparare a guardarla da prospettive originali e “disruptive”. Momento focale sono gli incontri con i veri protagonisti della scena food mediterranea: chef, esperti, produttori, tecnologi alimentari e imprese locali. Ieri e oggi i partecipanti hanno avuto modo di conoscere alcune delle realtà imprenditoriali di eccellenza del territorio ibleo, come Birra Tarì, Agromonte, Lbg Sicilia Ingredients, Il Chiaramontano, Progetto Natura, Maggio Vini, Tenuta Bonincontro, Gaia Ortofrutta e CasaCiomod dove proprio ieri sera si sono svolte alcune lezioni di degustazione e una cena con prodotti e ricette di eccellenza del territorio ibleo. “L’obiettivo che sta alla base di questo progetto – ha spiegato Daniela Baglieri, ordinario di economia e gestione delle imprese e prorettore all’Innovazione e Trasferimento tecnologico dell’Università di Messina – è quello di creare sinergia tra università, imprese di eccellenza locale e gli stessi partecipanti, giovani che orbitano attorno al mondo del food, dalla blogger, agli chef, agli imprenditori, ai ricercatori e tanto altro. Tantissime figure, la generazione 4.0 nel campo agricoltura e tecnologia, che stanno avendo la possibilità di conoscere la dieta mediterranea e le sue eccellenze e che, auspichiamo, creeranno future sinergie e collaborazioni”. Grande soddisfazione è stata espressa in merito alla disponibilità che le imprese locali hanno mostrato nei confronti del progetto, prova di quanto il territorio sia pronto alle novità e alle innovazioni. “La Logos ha appoggiato da subito questa importante iniziativa – ha commentato il presidente Rosario Alescio – perché i valori e gli obiettivi che la caratterizzano sono gli stessi principi su cui si basa il nostro impegno quotidiano. Siamo infatti da sempre attenti e aperti ad ogni progetto che porti ricchezza nel nostro territorio, che faccia conoscere le nostre eccellenze nel mondo e che soprattutto sia utile alla formazione dei giovani che sono il nostro futuro”.

 

 

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